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Anche i dipendenti pubblici possono chiedere i contributi volontari per raggiungere i requisiti per la pensione.

Sembra complicato, ma è più facile del previsto. In generale, il versamento dei contributi volontari può essere fatto per colmare vuoti contributivi, per esempio dovuti a periodi di disoccupazione o di interruzione del rapporto lavorativo. O ancora, per via di aspettative connesse a motivi di studio o famiglia. Molto spesso si tratta di poter rientrare in una certa quota o di una strategia volta ad aumentare l’importo dell’assegno previdenziale.

Anche i dipendenti pubblici possono far crescere l’importo della pensione con i contributi volontari – arabonormannaunesco.it

Il fine è sempre quello di raggiungere un requisito pensionistico in tempi non troppo dilatati e di incassare un po’ di più del minimo. La procedura prevede una richiesta formale all’INPS. Dopodiché, l’Istituto deve rilasciare una specifica autorizzazione per il versamento. E ciò non vale solo per i lavoratori autonomi o per i dipendenti del privato.

Tantissimi lavoratori scelgono di versare contributi volontari per raggiungere i requisiti necessari per la pensione, e lo fanno appunto anche i dipendenti pubblici. Tale opzione è disponibile per i lavoratori iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS.

Per poter sfruttare la contribuzione volontaria ci sono alcuni requisiti vincolanti da rispettare. L’INPS richiede almeno cinque anni di contribuzione effettivamente versata, riferibili a qualsiasi epoca. O, in alternativa, tre anni di contribuzione già versata nei cinque anni precedenti alla domanda.

Per l’anno 2024, è importante notare che l’aliquota contributiva per il lavoro dipendente autorizzato alla prosecuzione volontaria è pari al 33%, ma solo per gli autorizzati con decorrenza successiva al 31 dicembre 1995. L’aliquota scende al 27,87% ma solo per decorrenza antecedente, cioè per chi ha cominciato prima.

Contributi volontari dei dipendenti pubblici: come fare la domanda all’INPS

La prima cosa da fare è accedere al sito ufficiale dell’INPS e ricercare nell’area “Pensione e Previdenza” la sezione dedicata ai “Contributi volontari dei dipendenti pubblici“. Si accede così a una pagina in cui è descritto il servizio che permette di inviare la domanda di versamento di contributi volontari per raggiungere il diritto alla pensione o per aumentarne l’importo.

Come far crescere la propria pensione se si lavora nel pubblico – arabonormannaunesco.it

L’INPS specifica subito che la prosecuzione volontaria non è possibile se, per gli stessi periodi indicati, il lavoratore risulta iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria. L’importo dei contributi è determinato dall’Istituto e i versamenti devono essere effettuati dall’interessato entro il trimestre successivo a quello di riferimento.

I pagamenti sono quindi trimestrali e si versano tramite bollettini oppure online, attraverso il portale dei pagamenti INPS. Questi contributi volontari possono anche essere versati per i sei mesi precedenti la data di presentazione della domanda di autorizzazione.

 

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