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In questo articolo vedremo che cos’è e come richiedere il Bonus mutuo 2024 e chi può presentare domanda (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funziona il Bonus mutuo 2024

Il Bonus mutuo 2024 si presenta come una novità importante per il sistema fiscale italiano, introdotta per aiutare le famiglie che devono gestire i costi legati a un prestito ipotecario per l’acquisto della cosiddetta prima casa.

Questo incentivo fiscale offre la possibilità di detrarre dall’IRPEF gli interessi passivi del mutuo, con un tetto massimo di 760 euro. Non si tratta quindi di un contributo in denaro o di uno sconto sulla rata del mutuo, ma di un Bonus fiscale che permette di risparmiare qualcosa sulle tasse a fine anno.

Per accedere a questo vantaggio è essenziale essere il proprietario dell’immobile, il sottoscrittore del contratto di mutuo e residente nella casa per cui si richiede l’agevolazione. Il bonus è mirato a sostenere chi sceglie di acquistare un’abitazione da utilizzare come residenza principale, promuovendo così l’acquisizione di proprietà immobiliari.

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A chi spetta il Bonus mutuo 2024

Il Bonus mutuo 2024 è destinato a chi ha contratto un mutuo per l’acquisto di un’abitazione non oltre un anno prima o entro dodici mesi dall’acquisto dell’immobile garantito. È fondamentale che, entro un anno dall’acquisto, la casa sia destinata a abitazione principale dell’acquirente o della sua famiglia. In assenza di questo requisito, la detrazione non sarà applicata, salvo specifiche eccezioni e situazioni particolari descritte di seguito:

  • Trasferimenti per motivi lavorativi: chi si sposta per esigenze lavorative o sanitarie mantiene il diritto alla detrazione, a condizione che la casa non venga affittata a terzi.
  • Familiari residenti: se un familiare resta residente nell’immobile, anche se il proprietario si trasferisce, si conserva il diritto alla detrazione.
  • Coppie separate: in caso di separazione, il genitore che non risiede nell’immobile principale può continuare a beneficiare della detrazione, purché un familiare rimanga residente nella casa.

Come richiedere il Bonus mutuo 2024

Il Bonus mutuo 2024 offre una detrazione fiscale sugli interessi passivi del mutuo, con un limite massimo di detrazione di 4.000 euro all’anno, che può tradursi in un rimborso IRPEF fino a 760 euro.

Per usufruire del bonus, i beneficiari devono indicare nella dichiarazione dei redditi gli interessi passivi versati nell’anno fiscale in questione, utilizzando le certificazioni rilasciate dalle banche.

Successivamente, sarà compito dell’Agenzia delle Entrate determinare l’esatto importo della detrazione dovuta, basandosi sui dati forniti e conformemente ai limiti stabiliti dalla legge.

Quali sono le altre agevolazioni cumulabili con il Bonus mutuo 2024

In Italia, la normativa prevede diversi vantaggi fiscali per chi acquista una “prima casa”, che possono essere combinati con il Bonus mutuo 2024. Queste agevolazioni sono regolate dall’Agenzia delle Entrate.

Specificamente, quando il venditore è un privato o un’impresa che vende l’immobile in esenzione da IVA, le imposte da versare con le agevolazioni prima casa includono:

  • Imposta di registro al 2% (anziché al 9%);
  • Imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
  • Imposta catastale fissa di 50 euro.

Se l’acquisto avviene invece tramite un’impresa, con vendita soggetta a IVA, le tasse applicabili con i benefici prima casa sono:

  • IVA ridotta al 4% (anziché al 10%);
  • Imposta di registro fissa di 200 euro;
  • Imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
  • Imposta catastale fissa di 200 euro.

Inoltre, se l’acquisto dell’immobile avviene tramite la stipula di un mutuo prima casa, al mutuatario è concessa una detrazione Irpef del 19% sugli interessi passivi.

Bonus mutuo 2024-agenzia
In foto, lo screen della pagina delle agevolazioni prima casa sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Quali requisiti deve avere l’immobile per essere considerato “prima casa”?

I criteri che qualificano un immobile come prima casa sono fondamentali per accedere alle varie agevolazioni fiscali.

Per essere considerata “prima casa”, l’abitazione deve essere la residenza principale dell’acquirente, dove anche il suo nucleo familiare deve trasferirsi per godere dei vantaggi fiscali previsti.

È indispensabile poi che l’acquirente non possieda già proprietà immobiliari utilizzate come residenza nello stesso Comune dell’abitazione acquistata. Allo stesso modo, non deve detenere diritti di usufrutto o uso su altri immobili nella stessa area.

Altro requisito indispensabile è il cambio di residenza verso il Comune in cui si trova la nuova casa. Questo trasferimento deve essere completato entro 18 mesi dall’acquisto (12 mesi nel caso del Bonus mutuo 2024). Inoltre, non si devono possedere altre proprietà in Italia che siano state acquistate beneficiando di agevolazioni fiscali simili.

FAQ: Domande e risposte sul mutuo

Cosa significa rinegoziare un mutuo?

La rinegoziazione del mutuo è un processo che permette di modificare le condizioni del contratto con l’istituto di credito che ha erogato il prestito. Questa operazione, di norma, non comporta alcun costo ed è uno strumento strategico per evitare che gli oneri finanziari diventino insostenibili. Gli aspetti del contratto che possono essere soggetti a rinegoziazione includono il tasso di interesse e lo spread, la durata del contratto, e il tipo di contratto.

Cos’è la surroga del mutuo?

La surrogazione del mutuo, o surroga del mutuo, rappresenta l’opportunità di trasferire il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, rinegoziando nello stesso tempo anche le condizioni. Il vantaggio principale della surroga è che permette di beneficiare di nuove condizioni del mutuo senza sostenere alcun costo. Infatti, il trasferimento del mutuo è gratuito e l’unica spesa che il debitore deve sostenere è il pagamento di una tassa ipotecaria.

Come posso ridurre la rata del mio mutuo?

Ci sono diverse strategie per ridurre la rata del tuo mutuo. Potresti considerare la rinegoziazione del tuo mutuo con la tua banca, cambiando le condizioni del contratto in base alle tue esigenze finanziarie. Un’altra possibilità potrebbe essere la surroga del mutuo, che ti permette di trasferire il tuo mutuo a un altro istituto di credito, potenzialmente con condizioni migliori. Infine, potresti considerare il passaggio da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso, per avere maggior prevedibilità sui tuoi pagamenti mensili.

Come influiscono i tassi di interesse sul mio mutuo?

I tassi di interesse hanno un impatto significativo sul tuo mutuo. Se il tasso di interesse aumenta, anche la tua rata mensile potrebbe aumentare, specialmente se hai un mutuo a tasso variabile. Al contrario, se i tassi di interesse diminuiscono, la tua rata mensile potrebbe diminuire.

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