Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Il presente elaborato trae origine dalla volontà di approfondire l’articolata, e, da sempre, dibattuta, tematica della quantificazione del danno risarcibile nell’ambito delle azioni di responsabilità esperibili dalla curatela contro gli amministratori di società fallita.
Dal momento che, negli ultimi anni, a seguito delle riforme della legge fallimentare intervenute tra il 2006 e il 2007, si è prodotta una vera e propria sparizione delle azioni revocatorie dalle aule di tribunale – le quali hanno ceduto il passo alle azioni di responsabilità contro amministratori (e sindaci) di società fallite, utilizzate sempre più frequentemente e per importi sempre maggiori – le azioni risarcitorie hanno, infatti, acquisito un ruolo centrale nella gestione delle procedure concorsuali. Che la determinazione del danno da mala gestio degli organi gestori – tema particolarmente complesso, in quanto collocato a cavaliere tra questioni di natura giuridica e problematiche di carattere economico-aziendale – costituisca un argomento di grande attualità è ulteriormente confermato dal fatto che, in conformità a quanto richiesto dall’art. 14, lett. e), della legge delega 19 ottobre 2017, n. 155, per la riforma della disciplina fallimentare, l’art. 378 del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (i.e. d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ha inserito nell’art. 2486 c.c. un nuovo terzo comma di immediata applicazione, attraverso cui il legislatore ha proceduto ad un riordino dei criteri di quantificazione dei danni derivanti dalla violazione dell’obbligo di gestione conservativa, stabilendo come criterio di applicazione generale il criterio della differenza dei netti patrimoniali e, quale criterio suppletivo, il criterio del deficit fallimentare. Il terreno sul quale, storicamente, si sono riscontrati i maggiori contrasti interpretativi in tema di quantificazione del danno risarcibile è, infatti, senza dubbio, quello in cui la curatela abbia contestato agli organi gestori l’indebita prosecuzione dell’attività d’impresa dopo e nonostante la perdita del capitale sociale, in violazione di quanto previsto ai sensi dell’art. 2486 c.c. – secondo cui, al verificarsi di una causa di scioglimento della società, gli amministratori conservano un residuo potere di gestione della stessa, sebbene, appunto, “ai soli fini della conservazione dell’integrità e del valore del patrimonio sociale” – e con conseguente aggravamento del dissesto.
L’approdo a tale soluzione non è stato immediato, bensì conseguenza della progressiva marginalizzazione del criterio del deficit fallimentare in favore di metodi alternativi – quali, appunto, il metodo del differenziale dei netti patrimoniali – ritenuti più adatti a tenere conto della dinamicità e della complessità caratterizzanti l’attività d’impresa. Detto criterio, che durante gli anni ‘70 – ‘80 del secolo scorso costituiva il criterio presuntivo di più ampia applicazione, si è, infatti, presto rivelato eccessivamente approssimativo.



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui