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Fringe benefit, nuove regole in arrivo per i prestiti ai dipendenti: questa una delle novità previste dalla legge delega sulla riforma fiscale e, a fronte dell’aumento dei tassi di interesse, sono in campo misure per la modifica delle regole di tassazione. I dettagli nella risposta del MEF fornita nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 5 ottobre 2023

Fringe benefit, verso novità in merito alle regole di tassazione per i prestiti ai dipendenti.

La legge delega sulla riforma fiscale prevede di razionalizzare e semplificare le regole di tassazione di somme e valori esclusi dalla formazione del reddito del percettore e, nell’ambito dei prestiti ai dipendenti, una revisione si rende quantomai necessaria alla luce dell’aumento dei tassi di interesse.

Questo l’aspetto posto in evidenza nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 5 ottobre 2023 e dal MEF arrivano segnali di apertura in merito alla revisione della disciplina dei fringe benefit sul fronte dei finanziamenti agevolati.

Fringe benefit, novità in arrivo per i prestiti ai dipendenti

Nell’ambito dei fringe benefit esenti, fino alla soglia di 258,23 euro e 3.000 euro per il 2023 in relazione ai dipendenti con figli a carico, rientrano anche i finanziamenti concessi ai dipendenti con tassi agevolati rispetto a quelli di mercato.

Nel dettaglio, per i prestiti ai dipendenti il regime fiscale previsto dall’articolo 51, comma 4, lettera b) del DPR n. 917/1986 stabilisce che concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente il 50 per cento della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al termine di ciascun anno e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi.

Un metodo di calcolo che, allo stato attuale, risulta poco conveniente per i prestiti a tasso fisso, per i quali il beneficio si calcola considerando la differenza tra il tasso fisso al momento della stipula del finanziamento e il tasso fisso agevolato rispetto a quello di mercato.

L’aumento dei tassi di interesse comporta il venir meno dei benefici riconosciuti ai dipendenti e, di fatto, crea distorsioni nella natura dell’agevolazione in materia di fringe benefit.

Questo quanto evidenziato nell’interrogazione presentata in Commissione Finanze della Camera il 5 ottobre 2023, con la quale viene quindi posta all’attenzione del Ministero dell’Economia la necessità di un intervento correttivo.

La risposta del MEF apre alla possibilità di novità, nell’ambito dei lavori per l’attuazione della riforma fiscale.

Fringe benefit, semplificazione anche per i prestiti ai dipendenti con la riforma fiscale

La disciplina fiscale dei fringe benefit riconosciuti nella forma di prestiti agevolati risulta vantaggiosa per i finanziamenti a tasso variabile, mentre allo stato attuale è tutt’altro che funzionale in relazione ai mutui a tasso fisso.

In tal caso infatti, il vantaggio fiscale è assicurato solo nei periodi di ribasso dei tassi di interesse. Una situazione che quindi, alla luce della situazione attuale che vede un costante aumento degli interessi,

“sta facendo emergere, per i mutui a tasso fisso, valori da tassare che non rappresentano il trattamento di favore effettivamente ricevuto dal dipendente (che in alcuni casi ha stipulato il mutuo, in un periodo di tassi molto bassi, alle stesse condizioni offerte alla clientela).”

Ed è alla luce di questa circostanza che si inserisce la richiesta di un correttivo, che intervenga anche sui finanziamenti agevolati già concessi ai dipendenti.

Il MEF, nel rispondere all’interrogazione presentata, apre alla possibilità di novità ma senza dare tempi certi.

Sui fringe benefit è intervenuta anche la legge delega sulla riforma fiscale e, in particolare, è all’articolo 5, comma 1, lettera e) della legge n. 111/2023 che è prevista la revisione e semplificazione delle regole di tassazione di somme e valori esclusi dalla formazione del reddito di lavoro dipendente, in particolare in merito ai limiti relativi ai fringe benefit.

Sarà quindi in questo contesto che il Governo valuterà un intervento di razionalizzazione delle regole di tassazione dei fringe benefit. Una novità che quindi dovrebbe interessare anche i prestiti ai dipendenti, ma per la quale i tempi d’attuazione potrebbero non essere immediati.

Fringe benefit per i prestiti ai dipendenti, la risposta del MEF all’interrogazione del 5 ottobre 2023
5-01426 Merola: Disciplina dei finanziamenti a tasso agevolato concessi ai lavoratori dipendenti

 

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