L’asseverazione Enea per il superbonus deve essere redatta dai tecnici abilitati e serve – per l’appunto – ad asseverare il rispetto dei requisiti previsti. Sul tema sono stati di recente offerti dei chiarimenti. Rispondendo a un’istanza di un professionista, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha spiegato che l’invio della certificazione non equivale all’approvazione da parte dell’ente.
Come spiegato da Italia Oggi, che ha riportato i chiarimenti Enea, le asseverazioni redatte da un tecnico abilitato e necessarie per accedere al superbonus rappresentano dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà e solo dopo due livelli di controllo l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile può accertare la presenza delle condizioni necessarie per fruire delle agevolazioni. L’asseverazione per il superbonus, dunque, non significa la matematica approvazione da parte dell’Enea.
Che cosa sono le asseverazioni dei lavori per il superbonus
Come precisato dalla stessa Enea, l’asseverazione ha la funzione di accertare la sussistenza dei requisiti tecnici e la congruità delle spese. Tale certificazione deve essere sempre fatta a fine lavori ed è possibile farla in corso d’opera al 30% e al 60% dei lavori realizzati.
L’Enea ha spiegato che l’asseverazione rappresenta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa da un professionista abilitato. Non costituisce un’approvazione da parte dell’Enea, neppure con l’emissione della ricevuta di ricezione.
Quali sono i controlli dell’Enea per il superbonus
L’approvazione da parte dell’Enea avviene quando vengono superati due livelli di controllo. Il primo livello di controllo è automatizzato e prevede il rilascio di una ricevuta che attesta la completezza della documentazione. Il secondo livello di controllo, quello sulla regolarità dell’asseverazione, è svolto a campione e punta ad accertare la sussistenza delle condizioni per la fruizione dell’agevolazione fiscale.
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