Spese detraibili non più in 4 ma in 10 anni e stretta sulle ristrutturazioni, col rimborso che dal 2028 scende al 30%. Deroghe per i comuni terremotati e le onlus: dopo il via libera in commissione, oggi il decreto Superbonus attende l’ok dell’aula del Senato col voto di fiducia.
Il decreto cambia ancora il panorama dei bonus per i lavori edilizi, anche con il coinvolgimento dei Comuni nei controlli, mentre sul fronte delle tasse viene rinviata a luglio l’entrata in vigore della sugar tax.
Superbonus in 10 rate
Le spese sostenute dal primo gennaio 2024 per il superbonus (ora al 70%, nel 2025 scenderà al 65%) potranno essere portate in detrazione (con la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2025) in 10 anni anziché in 4.
Viene allungata a 10 anni (dagli attuali 5) anche la detraibilità per il sisma bonus e il bonus barriere. Questo meccanismo dovrebbe favorire i contribuenti con una capienza fiscale minore – che in 4 anni avrebbero rischiato di perdere parte della spesa in eccesso- mentre penalizza chi ha più capienza fiscale, che dovrà attendere più tempo per essere rimborsato integralmente. Il governo stima un ammontare di detrazioni fruibili di quasi 12 miliardi tra il 2024 e il 2025.
Bonus casa al 30% dal 2028
È destinata a ridursi nei prossimi anni l’agevolazione per i lavori di ristrutturazione di casa: dal 2028 al 2033 l’aliquota della detrazione per interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica scenderà al 30%. Il bonus è stato confermato nel 2024 al 50%,con un tetto di spesa detraibile di 96mila euro. Dal 2025, salvo proroghe, l’aliquota scenderà al 36%, con un tetto che dovrebbe scendere a 48mila euro.
Compensazioni banche allo stop
Dal 2025 tutti gli istituti finanziari non potranno più compensare i crediti del superbonus con debiti previdenziali, assistenziali e i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, pena il recupero del credito con interessi e una sanzione.
Banche, assicurazioni e intermediari che hanno acquistato crediti pagandoli meno del 75% del loro valore originario, dovranno inoltre ripartire le rate in 6 quote annuali, che non potranno essere cedute o ulteriormente ripartite.
Fondo sisma per nuovi interventi
Arriva un plafond di 400milioni di euro per consentire la cessione e lo sconto in fattura nelle zone colpite dai sismi del 2009 e del 2016: potrà però essere usato solo per le nuove pratiche. La cessione e lo sconto per i crateri opereranno solo per ecobonus e sismabonus ma non per il ‘Superbonus rafforzato’.
Per il 2025 sono poi previsti un fondo da 35 milioni per gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale realizzati in altre zone colpite da sismi e uno da 100 milioni gli interventi degli enti del terzo settore, onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Controlli dei Comuni
I Comuni potranno fare sopralluoghi nei cantieri del superbonus per verificare eventuali irregolarità. In cambio riceveranno una quota del 50% delle somme riscosse.
Rinviate Sugar e Plastic tax
Scatteranno rispettivamente nel 2025 e nel 2026 l’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate e quella sui manufatti in plastica monouso che sarebbero dovute partire a luglio. In particolare, la sugar tax è differita di un anno al primo luglio 2025, la plastic di due anni al primo luglio 2026.
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