RIO MARINA. Il Comune di Rio ci riprova, dopo che le aste precedenti non sono andate a buon fine per Villa Palombo, alle Fornacelle. In verità erano due gli immobili pervenuti al patrimonio disponibile del Comune, grazie al programma di alienazioni ricompreso nel cosiddetto “federalismo demaniale”. Villa Palombo, appunto, e Villa Pescetti, inserite ambedue nell’ex comparto minerario. L’amministrazione comunale aveva ritenuto opportune metterle all’asta, per impinguare la casse dell’ente. Ma mentre Villa Pescetti, ai Topinetti ha avuto un acquirente (è stata acquistata nei primi del febbraio 2021 per la somma di 176mila euro), Villa Palombo non aveva riscosso il medesimo risultato, nonostante che negli anni venisse riproposto l’“avviso d’asta pubblica, mediante trattativa privata a ribasso”, come puntualmente è avvenuto in questo mede d’ottobre.
Invariata la base d’asta, che parte da 234.260 euro, proposta simile alle precedenti edizioni. Le offerte dovranno pervenire nella sede municipale di piazza Salvatore D’Acquisto, a Rio Marina, entro (e non oltre) le 12 del 3 dicembre 2024. Una commissione, appositamente creata dalla giunta Corsini, valuterà singolarmente le varie proposte presentate, per valutare che siano conformi con il regolamento comunale e per redigere alla fine il verbale conclusivo della seduta di esame, che decreterà la proprietà di fatto.
Vediamo, scendendo nei particolari, in cosa consiste il lotto “Villa Palombo”. Il compendio immobiliare si legge nell’atto – è ubicato in località Fornacelle. È composto da un fabbricato principale che comprende 12 vani di 277 mq (escluse le aree scoperte di 263 mq), la cui rendita catastale è stata valutata pari a 1.828,26 euro. Si presenta a forma pressoché rettangolare irregolare ed è costituito da un edificio accessorio, adibito a stalla, allocato nelle immediate vicinanze di quello principale. Completa la proprietà la pertinenziale corte e il terreno attiguo.
«Si tratta di un immobile – ha detto il sindaco, Marco Corsini – ai Topinetti, che versa, come lo era l’altro che è stato alienato nel 2021, Villa Pescetti, in un pessima stato di degrado architettonico, di cui francamente non sappiamo cosa farcene se non tentare di metterlo sul mercato a disposizione di privati che dimostrino interesse a recuperarlo strutturalmente. Ce lo siamo trovati a gestirne le sorti in virtù del federalismo demaniale. Una delibera del consiglio comunale l’aveva classificato come ’non strumentale all’esercizio delle funzioni istituzionali’ e quindi suscettibili di vendita. Le eventuali risorse incassate saranno impiegate in interventi nel settore delle opere pubbliche». Sia il fabbricato principale di Villa Palombo, sia l’edificio accessorio, adibito a stalla, situato nelle vicinanze di quello principale, sono fabbricati considerati in precarie condizioni statiche. Per cui il loro pessimo stato manutentivo è tale da qualificabili come ‘ruderi’. Ma a rendere appetibile sul mercato la proposta, è la posizione geografica in cui insiste il fabbricato e il terreno adiacente.
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