«Noi siamo una famiglia e Pietro è un nostro fratello. Non siete soli, noi ci siamo e ci saremo». Sono le toccanti parole del comandante generale dell’Arma dei carabinieri di Roma, Teo Luzi, che nella mattinata di oggi 26 ottobre ha raggiunto telefonicamente la mamma di Pietro Mastino, il carabiniere di 55 anni morto domenica 13 ottobre in un incidente stradale sulla Olmedo-Alghero mentre andava a prendere servizio nella città catalana. L’auto guidata da un 34enne (indagato per omicidio stradale) ha invaso la corsia e gli è piombata addosso.
«Pietro è stato un carabiniere esemplare, un amico, un fratello, un figlio – ha detto il generale Luzi – Siamo orgogliosi di aver fatto parte della sua vita». Col sottofondo del “Silenzio” i familiari di Pietro Mastino hanno potuto “assistere” in diretta telefonica al picchetto d’onore organizzato al comando generale di Roma.
«Siete tutti miei figli – ha commentato commossa l’anziana madre Giulia – Ricordate Pietro con il sorriso perché lui avrebbe voluto questo».
Anche il fratello Mauro, presente nella casa di Montresta al momento della telefonata, ha voluto ringraziare ancora l’Arma dei carabinieri e anche «i medici e il personale sanitario che hanno fatto l’impossibile per salvare la vita di mio fratello».
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