Sembra davvero una missione impossibile: ma a Monza e in Brianza non c’è nessuno disposto ad affittare il suo appartamento a una persona con un cane. O almeno così dimostra la storia di Gabriella, 70 anni, pensionata e malata di sclerosi multipla disposta a spendere fino a 600 euro al mese per un monolocale o bilocale. La sua vicenda è finita anche in tv, alla trasmissione di Canale 5 “Pomeriggio 5”, ma al suo appello da Monza e circondario non sono giunte risposte.
Qualche offerta (anche di stanze in condivisione) le sono arrivate ma da zone lontane della Lombardia. È amareggiata e scoraggiata la donna, di cui nelle scorse settimane avevamo più volte raccontato la vicenda, e che da qualche giorno ha abbandonato la casa doive ha vissuto per 10 anni. “Sono andata via in anticipo – ha raccontato a MonzaToday -. Nel frattempo ho trovato ospitalità temporanea, ma devo trovare il prima possibile una casa”.
La sua storia aveva fatto scalpore e anche sui social si era scatenata l’indignazione. In molti si chiedevano come fosse possibile che in Brianza non ci fosse nessuno disponibile ad affittare un alloggio a una donna solo perché aveva un cane. Andando in tv qualcosa si è mosso, ma non come sperava lei. “Mi è arrivata persino l’offerta di una casa a Vigevano – prosegue -. Ringrazio chi me l’ha fatta, ma non posso accettare. Nelle mie condizioni è necessario stare vicino ai miei figli. Loro possono avere bisogno di me e io di loro e la distanza diventa un problema”.
Gabriella non demorde e spera che, dopo questo ennesimo appello, magari qualcuno da Monza e circondario possa darle una mano. “Mi basta una piccola casa, anche non arredata – aggiunge -. Il mio cane, Gioia, ha 9 anni, pesa 30 kg e sono pronta a pagare un’assicurazione in caso di danneggiamenti dell’arredamento”. Gabriella ribadisce di non aver chiesto aiuto al Comune di Seregno per un alloggio popolare “perché non rientro nei requisiti. Ho già una casa dove vivono il mio ex marito e mio figlio che presenta una seria disabilità. Ho preferito lasciarla a loro, perché spostare mio figlio da un ambiente così familiare non gli avrebbe fatto bene. Io ho la possibilità di pagare l’affitto, ma non voglio certo perdere la mia Gioia”.
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