Multe molto pesanti a chi corre troppo, sospensione della patente a tempo se si viene sorpresi alla guida mentre si telefona, “ergastolo” della patente per chi è al volante sotto effetto di stupefacenti e, ancora, casco per i monopattini.
Il nuovo Codice
Sono alcune delle norme destinate a cambiare il nostro approccio con la strada che, salvo imprevisti parlamentari, entreranno in vigore all’inizio di dicembre 2024. Si tratta di norme inserite nel nuovo Codice della Strada approvato in commissione al Senato senza modifiche rispetto alla versione già approvata dalla Camera. Ora il testo passerà all’esame dell’aula di Palazzo Madama dove dovrebbe essere discusso il 19 e il 21 novembre. Quindi supponendo una rapida pubblicazione in Gazzetta ufficiale si può prevedere l’entrata in vigore nei primi giorni di dicembre.
Cosa cambia
Le novità principali, che riassumiamo in dettaglio qui sotto, riguardano soprattutto i comportamenti pericolosi alla guida tra cui l’eccesso di alcol: previste sanzioni elevate, ritiro patente, arresto e l’avvento dell’alcolock. Vale a dire un dispositivo installato sull’auto, che impedisce l’avvio della macchina in caso di stato di ebbrezza del conducente e che funziona come un etilometro. Più precisamente, non appena si siederà, il conducente dell’auto, dovrà soffiare nell’apparecchio e l’alcolock, se rileverà un tasso alcolemico elevato, bloccherà l’avviamento dell’auto fino a quando il valore tornerà sotto i limiti previsti. Altre novità importanti, da non sottovalutare o prendere sotto gamba, sono quelle riguardanti la guida con l’utilizzo dello smartphone. Chi verrà pizzicato rischia sospensioni a tempo della patente, oltre a una multa salata. Previsto anche un inasprimento delle sanzioni per chi corre troppo in auto superando i limiti di velocità.
Sanzioni
Le nuove sanzioni si riferiranno solo ai fatti accertati e contestati dopo la pubblicazione della riforma del Codice della Strada 2024 sulla Gazzetta Ufficiale e la cosiddetta vacatio legis di 15 giorni dalla pubblicazione.
Il problema è che spesso i Comuni fanno l’accertamento a distanza di giorni dal fatto; quindi il pericolo di incorrere nelle nuove norme è concreto. La novità, voluta da Salvini, di introdurre nel nuovo Codice della Strada 2024 l’“ergastolo della patente” per coloro che guidano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e commettono reati molto gravi durante la guida, alla fine non è entrato nel testo in discussione. Chi viene trovato alla guida drogato, non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test salivari perché scatti la revoca della patente e non sarà possibile conseguirne una nuova prima di 3 anni. Servirà tutto questo a rendere le nostre strade più sicure? Quello è l’obiettivo, solo i fatti lo confermeranno.
I familiari delle vittime della strada
E su questo Franco Piacentini, dell’Associazione familiari vittime della strada, è perplesso. «Per quanto riguarda la linea dura sui telefonini credo che ci sia: è una piaga non indifferente, tra messaggi, video in diretta e telefonate, quotidianamente ci sono gravi episodi – commenta – Ho dei dubbi invece sulla solidità delle misure sul fronte stupefacenti, c’è da verificare l’impatto con le interpretazioni della magistratura e i ricorsi degli avvocati. La soluzione dovrebbe essere l’introduzione di un apparecchio omologato riconosciuto da tutti, con valenza “insindacabile”». «Quanto alla velocità – prosegue Piacentini – mi viene da sorridere: come si fa ad annunciare inasprimenti delle sanzioni se poi ancora non abbiamo gli apparecchi omologati? Sono 20 anni che si attende. Si proceda una volta per tutte e basta. Infine, capisco che può essere “pericolosa” per i partiti alla ricerca di facili consensi, ma basta con i cartelli che annunciano a più riprese la presenza degli autovelox. Ne basta uno a dire occhio agli autovelox, ma fosse per me neanche quello. Altrimenti uno sa che dove non ce ne sono può fare ciò che vuole».
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