(LaPresse) Un luogo idilliaco, immerso in una valle delle Dolomiti italiane, ma con un passato tragico. In un capitolo poco conosciuto nelle ultime ore della Seconda Guerra Mondiale, l’hotel Lago di Braies accolse ostaggi ‘VIP’ dei nazisti, salvati dal coraggio e dallo spirito di libertà di chi li ha accolti.
Parenti dei sopravvissuti, storici della Seconda Guerra Mondiale e tedeschi desiderosi di ricordare al mondo che c’era una resistenza tedesca, si sono riuniti nei giorni scorsi all’hotel per una conferenza su questo periodo storico.
La madre di Carl Goerdeler era tra i prigionieri. “I miei genitori mi raccontarono di questi eventi. Quando mia madre morì nel 1993, tutta la famiglia si riunì attorno a un tavolo per ricordare ciò che era accaduto in passato. Ognuno spiegava la propria esperienza, come era arrivato qui. La nonna di Caroline (Heiss) disse loro che potevano venire qui e sentirsi liberi, a casa, fino all’arrivo degli americani, e a quel punto si sarebbe deciso il passo successivo,” racconta.
I nazisti avevano infatti intenzione di usare gli ostaggi provenienti da 17 paesi europei come merce di scambio per ottenere un passaggio sicuro dopo la guerra. Ma la collaborazione tra truppe americane, soldati tedeschi collaborativi e una coraggiosa proprietaria dell’hotel portò alla loro liberazione. Tra gli ostaggi vi erano l’ex cancelliere dell’Austria, Kurt von Schuschnigg, l’ex primo ministro della Francia, Léon Blum, alti ufficiali dell’esercito britannico, importanti industriali tedeschi e la famiglia del nobile tedesco Claus von Stauffenberg, che tentò di uccidere Hitler piazzando una bomba nascosta nel quartier generale del dittatore in Prussia orientale.
Molti di loro avevano trascorso anni nei campi di concentramento di Buchenwald e altri, prima che, nella primavera del 1945, le SS li caricassero su autobus per portarli in Alto Adige, in Italia. All’arrivo degli autobus, tuttavia, le truppe regolari dell’esercito sottrassero gli ostaggi alle SS e li portarono all’hotel, la cui proprietaria accettò di ospitarli a rischio della propria vita. In seguito, le truppe americane arrivarono al lago di Braies, completando la liberazione degli ostaggi.
Caroline Heiss, proprietaria dell’hotel Lago di Braies, è molto orgogliosa del ruolo che sua nonna ebbe nella liberazione degli ostaggi. “Ho ancora qualcosa scritto da mia nonna, e lei raccontava che, naturalmente, quando arrivarono gli americani, portarono dei lussi, cibo, vestiti, installarono docce sul lago ghiacciato con riscaldamento, così gli ostaggi poterono fare la loro prima vera doccia. Poterono persino vedere un film qui nell’hotel, chiamato ‘America’,” dice.
Oggi, i molti turisti provenienti da tutto il mondo che affollano questo lago color smeraldo, 80 anni dopo, non hanno idea dei drammatici eventi che precedettero il loro arrivo. Ma c’è qualcuno pronto a raccontare questa storia.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui