Il furto dei cavi elettrici in un magazzino a Sassari.
Massimiliano Pinna, un cinquantenne sassarese, è stato arrestato un anno fa dopo aver tentato di rubare circa cinquanta metri di cavi elettrici in rame da un magazzino situato in via Col di Lana, vicino alla Fontana del Rosello, nel centro storico di Sassari. Equipaggiato con cesoie per tagliare i cavi, l’uomo si è introdotto nel cortile dell’attività specializzata in impianti elettrici per appropriarsi del bottino. Ma è stato scoperto e bloccato dal titolare dell’esercizio.
Colto sul fatto, Pinna ha minacciato il proprietario. Brandendo le cesoie e accennando al rischio di incendiare i furgoni aziendali. Pur avendo portato con sé l’attrezzo solo per tagliare i cavi, senza l’intento originario di usarlo come arma. Subito dopo, l’uomo si è allontanato a piedi spingendo un carrellino preso da un supermercato vicino, carico della refurtiva. La fuga è stata di breve durata: i carabinieri, allertati immediatamente dal titolare del magazzino, lo hanno raggiunto e arrestato.
Nel processo che si è concluso ieri, Pinna è comparso davanti al giudice Giuseppe Grotteria. La sentenza ha stabilito una condanna a due anni e tre mesi di reclusione e una multa di 1.200 euro. Come scrive La Nuova Sardegna, l’accusa di rapina impropria, sostenuta dal pubblico ministero, avrebbe potuto costargli fino a quattro anni di carcere, ma il giudice ha considerato il reato di lieve entità, riducendo la pena richiesta dall’accusa.
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