Il ricordo di padre Manzella a Sassari.
Sassari ha reso omaggio al Servo di Dio padre Giovanni Battista Manzella, ricordando l’importante figura religiosa con una Santa Messa celebrata dall’arcivescovo metropolita, monsignor Gian Franco Saba, presso la sua tomba. L’evento si è tenuto pochi giorni prima dell’anniversario della morte di padre Manzella, avvenuta il 23 ottobre 1937.
Nato a Soncino, in provincia di Cremona, il 21 gennaio 1855, padre Manzella ha dedicato gran parte della sua vita al servizio religioso in Sardegna, diventando una figura centrale per la comunità sassarese. Nel 1900 giunse nell’isola come direttore spirituale del Seminario Tridentino di Sassari. Qui iniziò un’opera di formazione del clero e sostegno alla comunità, occupandosi anche di propaganda religiosa e di attività assistenziali. La sua vocazione di guida spirituale lo portò a intraprendere la predicazione nel 1904, missione che svolse con dedizione fino al 1926.
Padre Manzella è ricordato anche come fondatore, nel 1927, dell’istituto religioso femminile delle Suore del Getsemani, nato con la collaborazione della Testimone di fede Angela Marongiu. Quest’ultima si spense serenamente il 26 marzo 1936, all’età di 82 anni. Le sue spoglie mortali si trovano nella cripta della chiesa del Santissimo Sacramento a Sassari, in una cappella di fronte alla tomba del Servo di Dio padre Manzella, anch’esse oggetto di grande venerazione. L’istituto aveva come obiettivo principale l’educazione delle giovani del popolo, contribuendo in modo significativo alla crescita culturale e spirituale delle donne in Sardegna. Le religiose, comunemente conosciute come “Manzelliane“, proseguono ancora oggi la missione di educazione e assistenza, ispirate dalla visione e dalla dedizione del fondatore.
La Chiesa ha riconosciuto la fede esemplare di Padre Manzella, avviando il processo di canonizzazione e attribuendogli il titolo di “Servo di Dio“. Questa designazione rappresenta il primo passo di un percorso che potrebbe culminare con la santificazione. In seguito, la persona potrà essere dichiarata Venerabile se verrà attestata la sua eroicità nella pratica delle virtù cristiane, quindi Beato, titolo che richiede il riconoscimento di un miracolo. Solo con la conferma di un secondo miracolo si arriverà al titolo di Santo, che permetterà il culto pubblico universale.
Padre Manzella è ricordato non solo per le sue opere religiose e sociali, ma anche come fondatore del settimanale Libertà, nel 1910, strumento con cui ha diffuso il messaggio evangelico e le sue idee nella comunità religiosa turritana.
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