Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
inutilizzate per mancanza di personale e l’età media delle apparecchiature è superiore ai 10 anni #finsubito prestito immediato


Le liste di attesa che affliggono la sanità italiana sono anche il frutto avvelenato di apparecchiature per la diagnostica con un’età media di 10 anni, spesso anche 15, e al contempo di un utilizzo poco efficiente, perché invece di lavorare a pieno regime, spesso funzionano per poche ore al giorno. Motivo: mancano soprattutto i tecnici e gli infermieri, ma anche i radiologi. Con il Pnrr è in corso un rinnovamento importante visto che sono arrivati finanziamenti per 1,2 miliardi di euro per acquistare 3.200 macchine di ultima generazione. C’è solo un problema: in parallelo non c’è rafforzamento alla voce personale e, dunque, se c’è stato sotto utilizzo in passato, ci sarà anche nell’immediato futuro.

OBSOLESCENZA

Per usare una metafora molto approssimativa: un’azienda di trasporti può rinnovare la flotta con bus fiammanti e moderni, ma se non ci sono abbastanza autisti poi resteranno comunque troppo a lungo in garage. L’obsolescenza, che già interessa le apparecchiature ereditate del passato, rischia di diventare uno spettro neanche troppo lontano anche per quelle nuove. La manovra, che ha rinviato di un anno l’avvio di 30mila assunzioni, non aiuta. Morale: poco personale e mancanza di risorse per le strutture rischiano di vanificare gli sforzi. Dal punto di osservazione romano il professor Gianfranco Gualdi, specialista in Radiologia diagnostica e già direttore dell’unità operativa di Radiologia d’urgenza al Policlinico Umberto I fa questa sintesi: «Non sfruttiamo al meglio i macchinari che abbiamo perché nelle strutture pubbliche non c’è personale sufficiente. Così si tagliano gli orari e non si danno risposte ai cittadini. Si tratta di uno spreco di risorse evidente». Il settore privato riesce a ottimizzare l’utilizzo delle apparecchiature, usandole a pieno regime, il pubblico invece lo fa solo in parte e questo rischia di fare pendere la bilancia a sfavore del sistema sanitario nazionale. Giovanni Migliore è il presidente di Fiaso, la federazione che riunisce le aziende sanitarie e ospedaliere e dunque ha un punto di osservazione privilegiato: «La situazione in Italia è quanto meno a macchia di leopardo. In alcune aree si riesce a garantire un prolungamento degli orari del funzionamento di questi macchinari, ma in tante altre no. Le procedure di acquisto delle 3.200 apparecchiature di diagnostica primarie che arriveranno grazie ai fondi del Pnrr – aggiunge – saranno completate il prossimo anno. Ad oggi ne sono state installate la metà». Perché siamo in ritardo? Risposta: «Quando si compra una grande apparecchiatura, non è semplice la sua messa in funzione. Servono lavori per adattarla alla struttura. E c’è stato anche un ragionamento sulla revisione prezzi e per questo le gare hanno avuto una difficoltà. C’è stato uno slittamento di un anno, ma entro il 2026 saranno tutte pronte». Il problema che abbiamo però – sia con le macchine vecchie sia con le macchine nuove – è che non funzionano a pieno regime. Altro che laboratori aperti anche nei fine settimana. «Anche se – precisa Migliore – la situazione non è la stessa in tutta Italia. Detto questo, il problema del personale esiste. Abbiamo una finestra temporale che durerà due-tre anni perché i professionisti sulla cui formazione abbiamo investito entreranno in servizio in quel periodo di tempo. In passato è stata sbagliata la programmazione. E più dei radiologi, mancano i tecnici che sono fondamentali ovviamente».

I NODI

In attesa che si completi il rinnovamento delle apparecchiature di diagnostica, in Italia c’è una strumentazione vecchia. I dati sono del 2021 e sono stati diffusi da Confindustria Dispositivi Medici e riguardano le 37mila apparecchiature presenti in Italia. Alcuni casi estremi: hanno più di 10 anni il 92 per cento dei mammografi convenzionali, il 96 per cento delle Tac, il 91 per cento dei sistemi radiografici fissi convenzionali. Secondo un’analisi del Sindacato nazionale area radiologica l’obsolescenza riguarda circa il 73 per cento dei mammografi tradizionali presenti nel Centro Sud. «E negli ospedali – aggiungono – c’è un problema di ricambio generazionale anche tra i radiologi visto che l’età media è di 57 anni». In sintesi: in Italia non c’è una carenza numerica di apparecchiature, ma sono vecchie e funzionano a singhiozzo. Ora c’è in corso un rinnovamento importante, grazie ai fondi del Pnrr, ma avrà un impatto positivo limitato, perché il personale non aumenta, anzi il ricambio di chi va in pensione si è incagliato. Ed è arduo incrementare il numero delle prestazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestito personale

Delibera veloce

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui