Verifiche catastali per chi ha usufruito dei bonus edilizi con numerose modifiche sulla rendita catastale e Superbonus: ecco tutte le modifiche attuate da conoscere per non essere impreparati.
Si registrano continue novità per quanto riguarda la rendita catastale e Superbonus, così come ha confermato ufficialmente nelle scorse settimane il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anticipando le verifiche catastali per chi ha usufruito dei bonus edilizi.
Molti proprietari di immobili si sono così allarmati, cercando di comprendere al meglio una situazione costantemente in evoluzione. Le stesse rendite infatti, possono influire anche sull’ISEE, sulle imposte locali e sull’IMU per tasse e seconde case ed è quindi importantissimo conoscere la normativa in ogni sua modifica.
Le novità della rendita catastale e Superbonus
Quando si programmano lavori nel proprio immobile che prevedono il cambiamento della sua pianta strutturale, è obbligatorio comunicare la rendita catastale. La stessa necessità vi è per i lavori che aumentano la rendita di almeno il 15% come la costruzione di nuovi immobili, l’ampliamento di edifici esistenti e le modifiche sostanziali delle superfici o delle destinazioni d’uso. Altri tipi di modifiche come la sostituzione di infissi o tutto ciò che non alteri la pianta non devono essere necessariamente comunicate, a patto che siano al di sotto del 15% dell’aumento della rendita catastale.
Le modifiche sulla variazione catastale
La richiesta di aggiornamento di rendita catastale è un’operazione importantissima, che è prevista sin dal 1939. Va effettuata tramite un professionista utilizzando il software Docfa entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori. Il mancato aggiornamento può portare a multe e sanzioni e per questa ragione bisogna conoscere bene la normativa e le sue ultime modifiche. In particolar modo per gli immobili che hanno usufruito del Superbonus, l’aumento della rendita catastale è praticamente scontata e automatica, innescando così questo procedimento.
Le stime ENEA parlano chiaro con ben 496.315 gli edifici che hanno usufruito del Superbonus, il 4% del totale italiano. Di questi, 133.902 sono condomini, 245.034 edifici unifamiliari e 117.371 sono villette ed edifici indipendenti. Numerosi controlli su questi numeri saranno effettuati nei prossimi mesi, considerando circa 1,5 milione di appartamenti coinvolti.
Riforma del catasto e ricorsi
Gli interventi da Superbonus, in gran parte, non modificano la piante dell’immobile e quindi non rientrano nella variazione catastale. Nonostante ciò, la Legge di Bilancio 2024 ne prevede ugualmente la comunicazione, creando grande confusione tra i proprietari che spesso non sanno come agire e se i lavori rientrano poi nell’aumento della rendita catastale del 15%. Secondo l’Associazione dei Geometri Fiscalisti non tutti gli appartamenti che hanno usufruito del Superbonus avranno però un aumento automatico della rendita catastale ma la stima è che nelle grandi città molti immobili potrebbero avere un incremento fino al 40%, un dato molto importante e che va ad influire in maniera decisa sulle successive vendite, tasse e donazioni.
Resta importante chiarire questi punti a riguardo e tantissimi Enti e associazioni stanno invocando ormai da mesi una riforma totale del catasto, uniformando le revisioni e creando una situazione più equa e trasparente. Resta il rischio infatti che molti proprietari al momento facciano ricorso per le proprie situazioni, appellandosi proprio a norme e modifiche poco chiare.
Le novità della rendita catastale e Superbonus: immagini e foto
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