ANCONA – Restyling delle strade, messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti e nuove realizzazioni, comprese ciclovie e arterie pedonali. La viabilità-groviera dei comuni si prepara a ricevere un’iniezione di liquidità e ad entrare in sala trucco. La Regione ha chiuso un bando da 7.667.600 euro che finanzierà 40 progetti di altrettanti comuni per opere che cubano un totale di oltre 12 milioni di euro (se si contano anche i co-finanziamenti delle amministrazioni).
Tre i principi sulla base dei quali è stata valutata l’ammissibilità o meno dei progetti e l’ammontare della cifra da erogare: «La qualità dei progetti stessi, per riqualificare e mettere in sicurezza edifici scolastici, strade e aree comunali – dettaglia l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli -; la sussidiarietà verticale, per colmare come Regione i bisogni altrimenti difficili da soddisfare per realtà locali; la cantierabilità, per accelerare i tempi di realizzazione delle opere». Dei 40 comuni finanziati in totale, 12 sono geolocalizzati nella provincia di Pesaro Urbino, 10 nel Fermano, 8 nell’Anconetano, 6 nella provincia di Ascoli Piceno e 4 in quella di Macerata.
Le cifre
Il tetto massimo dello stanziamento regionale per singolo progetto ammonta a 300mila euro, cifra centrata dai comuni di Rapagnano, Cupramontana, Porto San Giorgio, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio e Grottazzolina. In molti di questi casi, i progetti comprendono anche l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il comune di Falerone, invece, al tetto non ci arriva per un pelo e si ferma a 299 972 euro indirizzati sulla messa in sicurezza dei tracciati pedonali interni all’area artigianale e sulla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali. In generale, le tipologie di intervento finanziate con il bando regionale riguardano la realizzazione di nuove strade, percorsi pedonali e ciclabili, l’adeguamento e la messa in sicurezza dell’esistente (esclusi gli interventi di sola asfaltatura), la realizzazione di marciapiedi e corsie specializzate per specifici veicoli, e la realizzazione di sovrappassi o sottopassi per l’attraversamento in sicurezza delle strade.
Le tappe
«Tutti i sindaci – ricorda Baldelli – hanno apprezzato fin dall’inizio questo modello di finanziamento, grazie a bandi che prevedono anche un co-finanziamento degli stessi enti locali, a dimostrazione che si deve partire sempre dalle esigenze reali ed avere i progetti pronti nel cassetto». Riavvolge il nastro l’assessore: «In circa 45 mesi di giunta Acquaroli abbiamo messo a disposizione dei Comuni, e in alcuni casi anche delle Province, 119 milioni di euro di risorse dirette a fondo perduto, che hanno attivato anche una robusta iniezione di energia per il Pil dei nostri territori, facendo salire gli investimenti complessivi in opere pubbliche alla quota record di 164 milioni di euro». Tradotto in numeri più concreti: alla sicurezza delle rete stradale sono andati in media 29,50 euro pro capite nei Comuni selezionati. «Le risorse messe a disposizione rappresentano anche una base solida per rendere i nostri Comuni attrattori sociali, economici e turistici, armi infallibili per combattere concretamente il fenomeno di impoverimento demografico dei nostri territori». Perché senza infrastrutture degne di questo nome, nessun territorio può sopravvivere. Le Marche lo sanno bene, purtroppo.
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