Con la Legge di Bilancio 2025, nuove regole per il bonus nido: l’importo massimo di 3.600 euro ora è accessibile anche senza un secondo figlio minore di 10 anni. Scopri i dettagli e le nuove agevolazioni per il calcolo dell’ISEE.
Nel 2025 il bonus nido sarà più accessibile per molte famiglie, grazie alle modifiche introdotte nella nuova Legge di Bilancio. L’importo massimo, che può raggiungere i 3.600 euro per ogni bambino o bambina, sarà ora disponibile con meno restrizioni. Tra le novità principali, infatti, la semplificazione dei requisiti: non sarà più necessario avere un secondo figlio minore di 10 anni nel nucleo familiare per ottenere la cifra più alta, come avveniva fino al 2024.
Requisiti per il bonus nido 2025
Con le nuove disposizioni, le famiglie che intendono richiedere il bonus nido possono beneficiare del rimborso massimo, purché soddisfino le seguenti condizioni:
- Bambino o bambina nata a partire dal 1° gennaio;
- Valore ISEE fino a 40.000 euro, senza più considerare l’assegno unico per il calcolo.
Questo aggiornamento rappresenta un passo avanti per sostenere le famiglie che usufruiscono di servizi di assistenza, sia per la frequenza degli asili nido sia per l’assistenza domiciliare dei bambini fino ai 3 anni di età. Inoltre, eliminando la necessità di avere un secondo figlio minore di 10 anni, la platea dei beneficiari si amplia, rendendo il contributo più inclusivo e accessibile.
Come funziona il bonus nido in base all’ISEE
L’importo del bonus è calcolato in base al valore ISEE, con diverse fasce di rimborso. Per chi non rientra nei requisiti per la cifra massima, le fasce previste sono:
Valore ISEE | Importo annuo | Importo mensile (11 mensilità) |
---|---|---|
Fino a 25.000 euro | 3.000 euro | 272,70 euro |
Da 25.001 a 40.000 euro | 2.500 euro | 227,20 euro |
Sopra i 40.000 euro | 1.500 euro | 136,30 euro |
Grazie alla Legge di Bilancio 2025, le famiglie possono ottenere l’importo massimo senza che l’assegno unico incida sul calcolo dell’ISEE, riducendo così le barriere economiche per accedere ai servizi di prima infanzia.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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