«Sono trascorsi otto anni dagli eventi sismici che hanno interessato i nostri territori delle Marche e nonostante il buon lavoro organizzativo eseguito dal commissario, senatore Guido Castelli, siamo ancora qui a chiedere nuovi contributi per chiudere una pagina sfortunata per i danni provocati dal sisma a tanti fabbricati presenti in queste località».
Il bilancio
Non usa giri di parole Leo Crocetti, presidente del Collegio geometri e G.L. di Ascoli e del Comitato regionale geometri Marche, nel stilare un bilancio di quanto è stato fatto, e non fatto, dal 2016. Il presidente ricorda: «la legge di Bilancio del 2025, che prevede che lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 dicembre del 2025, rassicura quei proprietari di fabbricati non ancora sistemati. Nelle previsioni ci sono contributi diretti ed indiretti relativi: ad agevolazioni per il pagamento degli oneri relativi alle rate di mutuo con un contributo di circa 1,5 milioni di euro; prolungate le scadenze ai contratti di locazione; rimandata la scadenza dei contratti di lavoro per i tecnici impiegati nella Usr, Ufficio speciale per la ricostruzione; un finanziamento di circa 5 milioni di euro a favore dei Comuni». Leo Crocetti aggiunge: «Non posso tralasciare l’apprezzamento positivo dei tecnici, che ho l’onore di rappresentare, per le maestranze delle Usr che hanno dimostrato capacità, disponibilità e professionalità nell’esaminare migliaia di pratiche e soprattutto sono state sempre di supporto nella presentazione documentale. Ma tutto ciò non può bastare perché esistono altre criticità».
I bonus
In particolare il presidente cita: «la scadenza del Bonus del 110% per i fabbricati interessati dal sisma che dovrebbe essere prorogata per dare la possibilità di poterne usufruire: dodici mesi sono purtroppo pochi per eseguire questi lavori». Ed ancora «le discrepanze tecniche ed economiche nell’eseguire i lavori soprattutto in merito all’impiantistica e anche dello spessore delle murature degli edifici, tra un fabbricato unifamiliare e uno condominiale è il caso di studiare una soluzione adeguata». Secondo Crocetti per sopperire a queste necessità: «si dovrebbe rivedere il costo parametrico, in quanto l’applicazione di un prezzo onesto eviterebbe l’esecuzione di lavori che potrebbero essere poi classificati non a regola d’arte». In conclusione il presidente invita a «non sottovalutare un aspetto importante che riguarda le tante imprese che circa un anno fa erano presenti nel territorio e che negli ultimi mesi si sono volatilizzate: questa situazione creerà sicuramente altri allungamenti temporali per l’esecuzione dei lavori e quindi posticiperebbe la data di chiusura dei lavori di ricostruzione post-sisma. Come responsabile provinciale e regionale dei Geometri delle Marche posso dire che abbiamo sempre dato la massima disponibilità alle istituzioni e credo che anche per questo ultimo sforzo organizzativo, visto che il commissario Castelli riesce sempre in qualche modo a trovare le risorse economiche, saremo pronti a dare il nostro contributo».
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