Archiviato il Superbonus, con la fine dell’anno cambiano detrazioni e regole anche per l’Ecobonus. Fino al 31 dicembre è possibile presentare domanda per una serie di interventi con una aliquota al 65%. Poi, come prevede il testo della manovra al vaglio del governo, scenderà al 50%. Mentre per le seconde case passerà al 35%. Ecco una guida suddivisa per interventi di efficientamento delle abitazioni
Ecobonus, si cambia. E’ vero che è stato prorogato dal governo Meloni per i prossimi tre anni, ma con aliquote ridotte e differenziate tra le abitazioni principali e le seconde casi. Dal prossimo anno, la detrazione del 65% per vari interventi non sarà più disponibile: scenderà al 50% o al 36% per le seconde case.
Riqualificazione degli immobili
Partiamo dalle regole per l’efficientamento degli immobili. Fino al 31 dicembre è possibile usufruire della detrazione del 65% per interventi di riqualificazione energetica che riguardino un’intera unità immobiliare, purché rispetti i requisiti minimi di efficienza per la zona. Gli interventi devono riguardare un progetto “complesso” che possono includere lavori come sostituzione degli infissi, coibentazione e installazione di impianti a biomasse. Per singoli interventi come solo sostituzione degli infissi o installazione di una stufa a biomasse, invece, la detrazione è ridotta al 50%.
Ecobonus, detrazioni per la casa intelligente
Dal 2025 sarà ridotta anche l’agevolazione per i sistemi di building automatation. In pratica, sono previste detrazioni per l’installazione di sistemi di gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento, climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria, inclusi i controlli da remoto.
Caldaie a condensazione e sistemi misti
Sempre fino alla fine dell’anno, c’è la possibilità di ottenere la detrazione del 65% per la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione con “termoregolazione evoluta“. La detrazione del 65% si applica anche alla sostituzione delle vecchie caldaie con pompe di calore. Oppure con “generatori ibridi” che mettano insieme un sistema a gas e una pompa di calore. Diventano così più efficienti e riducono il consumo di gas.
Radiatori sostituiti da climatizzatori
L’aliquota del 65% vale anche per chi vuole sostituire l’intero impianto di riscaldamento con climatizzatori a pompa di calore in ogni stanza. Condizione fondamentale: la certificazione di un tecnico specializzato che attesti la rimozione dell’impianto a gas. Se invece i climatizzatori vengono semplicemente aggiunti alla caldaia, la detrazione scende al 50%.
Pannelli solari per l’acqua calda “sanitaria”
L’aliquota del 65% vale anche nel caso della sola sostituzione del boiler a gas con un impianto a pompa di calore. La stessa detrazione spetta per l’installazione dei collettori solari. In pratica, pannelli fotovoltaici finalizzati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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