(dell’inviato Patrizio Nissirio)
Come utilizzare al meglio la
cultura italiana per trasformarla sempre più in un potente
strumento di diplomazia, nonché motore di sviluppo economico. E’
questo il messaggio operativo lanciato da Matera dalla terza
edizione degli Stati generali della Diplomazia culturale: un
incontro ad alto livello cui hanno preso parte quasi tutti gli
88 direttori degli Istituti italiani di Cultura nel mondo, e
dove ieri sono intervenuti il vicepremier e ministro degli
Esteri Antonio Tajani, il ministro dell’Università e della
Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro per le Riforme
Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta
Alberti Casellati, il sottosegretario all’Istruzione e Merito,
Paola Frassinetti, e il presidente della Regione Basilicata,
Vito Bardi.
Una due giorni intensa che “ha permesso di arricchire le
potenzialità degli Istituti”, ha riassunto all’ANSA Marco Maria
Cerbo, capo dell’Unità per il coordinamento degli Istituti
italiani di cultura della Farnesina.
Sono stati tre – ha sottolineato Cerbo – i momenti che hanno
caratterizzato la due giorni nella Città dei Sassi, che nel 2019
fu Capitale europea della Cultura e che nel 2026 sarà Capitale
mediterranea della cultura e del dialogo. “Il primo è stato
l’incontro con le istituzioni, con il ministro Antonio Tajani e
gli altri rappresentanti del governo che hanno partecipato, nel
quale sono state delineate le direttive per il futuro, con
l’accento sul cinema e l’importanza della cultura come strumento
di diplomazia: due dei messaggi chiave che sono emersi dalle
parole del vicepresidente del Consiglio”.
C’è stato poi l’incontro “con le comunità di Matera e della
Basilicata, che – ha continuato Cerbo – ha permesso una fusione,
realizzando quello che era uno degli obiettivi che ci eravamo
posti per arrivare fin qui. Matera – ha proseguito – è un luogo,
a volte, non semplice da raggiungere, dove siamo venuti molto
volentieri e dove abbiamo potuto far mescolare i direttori degli
Istituti con la cittadinanza locale e far conoscere le
potenzialità di Matera e della Basilicata e far conoscere a
Matera e alla Basilicata anche quello che è il sistema della
diplomazia culturale italiana”.
Cerbo ha infine messo in evidenza che “il terzo momento è
stato quello del confronto interno, che serve ad affinare
l’azione quotidiana sia sul piano amministrativo sia sul piano
della programmazione. Stiamo perfezionando gli strumenti di
comunicazione, con attività di formazione, con l’utilizzo delle
piattaforme di social media, migliorando gli strumenti di
valutazione di impatto delle attività. Stiamo puntando ad
accrescere la visibilità dei nostri Istituti”.
E a questo fine il premio Mercurio Alato è stato oggi
consegnato per le sue iniziative all’Istituto italiano di
cultura di Oslo, diretto da Raffaella Giampaola. Il premio è
assegnato dalla Farnesina e in collaborazione con Rai cultura
nell’ambito della media partnership “La visione italiana-La
cultura nel mondo”, attivata nel 2024, che ha consentito di
rilanciare sui canali di Rai cultura i video delle iniziative
culturali degli Istituti.
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