Se hai in programma dei lavori in casa o in mansarda nel 2025, e sei preoccupato perché molti incentivi fiscali sono in scadenza nel 2024, ci sono ottime notizie per te. E’ già stato annunciato ufficialmente dal Governo che l’Ecobonus verrà rinnovato fino al 2027, seppur con aliquote decrescenti, quindi anche il “collegato” Bonus tende e tapparelle sarà attivo anche nel prossimo triennio. Ecco le prime anticipazioni.
Bonus tende e tapparelle 2025: al 50% per le prime case
Facendo una doverosa premessa, ricordiamo che in Parlamento si sta ancora discutendo degli incentivi fiscali contenuti nella Legge di Bilancio 2025 che verrà approvata, come da tradizione, solo negli ultimissimi giorni del 2024. Non si tratta, quindi, della normativa definitiva. Ad oggi, per quanto riguarda l’Ecobonus e il collegato “Bonus tende e tapparelle” vi sono annunci di una proroga non più con la doppia aliquota del 65% o 50% a seconda dei lavori. La Legge in discussione prevede una proroga triennale, fino al 2027, con aliquote decrescenti.
Per le prime case, l’Ecobonus 2025 avrà una unica percentuale di detrazione pari al 50% per tutti i tipi di lavori ammessi. Per le abitazioni diverse dalla prima casa l’aliquota sarà invece del 36%.
A partire dal 2026, l’aliquota dell’Ecobonus diminuirà. Nel 2026 e nel 2027 sarà al 36% per gli interventi sulle prime case. Sempre nel 2026 e 2027, l’aliquota per gli interventi sulle seconde case scenderà al 30%.
Per i contribuenti privati, soggetti all’Irpef, sarà introdotta una restrizione. In particolare, per i redditi più elevati, l’importo delle detrazioni fiscali sarà “personalizzato”. Un altro articolo della Legge di Bilancio in discussione stabilisce che, pur rimanendo uguali i limiti per ogni norma agevolativa, per i soggetti con un reddito superiore a 75.000 euro, le spese ammesse a detrazione saranno calcolate tenendo conto del numero di figli a carico e dell’eventuale presenza di figli con disabilità.
Ricapitolando, nel 2025 se sostituirai le tende e tapparelle della prima casa, potrai ancora usufruire della detrazione Irpef del 50% in 10 rate annuali di pari importo. Se, invece, sostituirai infissi, tende o tapparelle di una seconda casa, la detrazione nel 2025 sarà del 36% e verrà sempre ripartita in 10 rate annuali di uguale importo. Non sono ancora state rese note le spese massime detraibili, in quanto potrebbero variare a seconda del reddito e della composizione familiare.
Nel 2025 la sostituzione delle tende e tapparelle resterà del 50% solo per le prime case, scenderà al 36% per le seconde case. Le spese ammesse in detrazione varieranno a seconda del reddito.
Interventi detraibili con l’Ecobonus 2025
Si potrà continuare ad esempio a ottenere l’Ecobonus per la sostituzione delle finestre, l’installazione di schermature solari, di pannelli solari per la produzione di acqua calda e gli interventi di isolamento con la posa del cappotto termico. A differenza degli anni precedenti, tutti questi interventi saranno detraibili al 50%.
Fino al 31 dicembre 2024, invece, l’aliquota dell’Ecobonus è pari al 65% o al 50% a seconda dell’intervento da realizzare, secondo l’obiettivo che puntava a incentivare con una percentuale maggiore i lavori più costosi e in grado di generare un maggiore risparmio energetico. Dal 2025, sia l’Ecobonus che il Bonus ristrutturazione faranno distinzioni tra lavori nelle prime e seconde case, premiando le prime con l’aliquota più alta.
Sostituisci le vecchie finestre per tetti VELUX e risparmia grazie agli incentivi
Porta nuova luce nel tuo sottotetto e approfitta dei bonus. Fino al 31 dicembre.
Bonus tende e tapparelle 2024: le tende agevolabili
In fase di discussione della Legge di Bilancio 2025 non sono note modifiche ai tipi di schermature agevolabili, essendo la normativa studiata per premiare interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche delle abitazioni, si presume che le tipologie di tende e tapparelle incentivabili anche nel 2025, così come negli anni precedenti, debbano rispettare questi requisiti.
Le schermature solari detraibili con l’Ecobonus 2025:
- devono servire a proteggere una superficie vetrata e possono essere installate all’interno, all’esterno o integrate nel vetro stesso
- non devono essere facilmente montabili o smontabili dall’utente
- possono essere combinate con vetrate o essere autonome (come schermature aggettanti)
- devono essere mobili e regolabili
- devono essere schermature “tecniche”
- per le chiusure oscuranti (come persiane, tapparelle, veneziane, ecc.), sono validi tutti gli orientamenti
- per le schermature non combinate con vetrate (ad esempio tende da sole, tende a rullo, veneziane, tende a bracci), sono escluse quelle orientate a nord, nord-est e nord-ovest
- devono avere un valore di trasmissione solare totale, in relazione al tipo di vetro della superficie protetta, calcolato secondo la norma UNI EN 14501.
Sono detraibili sia i costi per l’acquisto e l’installazione delle diverse tipologie di schermature, sia le opere murarie eventualmente necessarie per il montaggio, lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Copia il link e condividi Link copiato!
Data:
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui