“Registro con particolare favore che
dal colloquio avuto con il sindaco di Macerata, Sandro
Parcaroli, sia scaturita la decisione del Consiglio di
amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio di proporre
un protocollo istituzionale con la Fondazione Pergolesi
Spontini. Avremo modo di condividere tutto anche nel cda della
Fondazione, compresa la verifica dell’unica direzione generale”.
Con queste parole, Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi e
presidente della Fondazione Pergolesi Spontini, mette un
tassello importante nella nomina di Lucia Chiatti (direttore
generale dell’ente culturale jesino), a prossimo sovrintendente
dello Sferisterio, ruolo che vede Flavio Cavalli in scadenza.
Il tutto nel quadro dell’accordo, stretto qualche giorno fa, tra
i sindaci delle due città, di avviare una collaborazione
culturale a vasto spettro tra le città, nel settore della lirica
(entrambe sono sedi di teatri di tradizione), e non solo.
Accordo che prevede la stipula di singoli accordi, tra cui
appunto quello sulla condivisione della figura apicale della
Fondazione intitolata ai due grandi compositori marchigiani.
Nella riunione di ieri sera, il cda maceratese, aveva già
annunciato in una nota stampa di aver deliberato “la richiesta
di disponibilità a poter condividere con la Fondazione Pergolesi
Spontini di Jesi la professionalità del direttore generale Lucia
Chiatti che, oltre a garantire competenza e capacità consolidate
e un risparmio reciproco di spesa, permetterà di gestire e
ottimizzare la collaborazione e il raccordo fra i due enti in
un’ottica di valorizzazione e promozione delle risorse del
territorio”.
“Il fatto che Macerata – scrive oggi il sindaco di Jesi –
Fiordelmondo – abbia guardato a Jesi per costruire questa
intesa, attesta il prestigio che la Fondazione e la città hanno
oggi in ambito teatrale e, al tempo stesso, evidenzia come Jesi
sia sempre disponibile ad accogliere proposte che possano
generare benefici reciproci con altri enti ed istituzioni. È
questa una strada maestra che, come amministrazione comunale,
abbiamo attivato fin dall’inizio del nostro mandato e che si è
esplicitata con accordi sia con i Comuni del territorio, sia in
ambito nazionale, a partire dall’Alleanza per le Transizioni
Giuste, sia infine in ambito europeo come nel caso della
collaborazione con la città di Metz in Francia”. “La costruzione
di reti, di relazioni, di interazioni – conclude il sindaco di
Jesi – ritengo sia irrinunciabile per una città aperta che
vuole cogliere le migliori opportunità per un percorso
qualificato che dia risposte concrete ed appropriate alla
comunità”.
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