Doveva essere la stagione del rilancio. Quella dell’avvio di un nuovo corso societario con l’obiettivo di sistemare i conti e consolidare la dimensione sportiva in ambito professionistico. Rischia, invece, di finire nel peggiore dei modi per la Turris, scossa nella tarda serata di ieri dall’ennesimo terremoto stagionale. Che questa volta è stato innescato da una pec – recapitata all’amministratore unico Antonio Piedepalumbo – ad oggetto la messa in mora del club corallino per una presunta esposizione debitoria. Tensione alle stelle tra i tifosi, pochi giorni fa già duramente colpiti dalla notizia del deferimento – per il mancato rispetto della scadenza del 16 ottobre – che prelude ad un’altra (e più corposa) penalizzazione (di quattro punti).
Trattandosi di messa in mora, gli scenari potenzialmente connessi potrebbero essere i più disparati, potendosi ipotizzare anche i risvolti – giudiziali – più estremi. La notizia si è immediatamente diffusa in città insieme al documento in questione. Che ricondurrebbe – il condizionale è tassativo – la titolarità del credito ad una società riferibile proprio al dirigente corallino Ettore Capriola (legale rappresentante della Sport and Leisure, che ha acquistato, lo scorso luglio, la totalità delle quote della Turris).
La nota del club – La notizia della messa in mora ha sconvolto la piazza, rimbalzando dalle strade ai social. Tempestiva – anche stavolta – la replica del club, affidata ad una nota ufficiale. «La S.S. Turris Calcio è appena venuta a conoscenza della diffusione, ad opera di ignoti, di un documento riservato, ricevuto dall’amministratore unico in carica Piedepalumbo Antonio a mezzo pec in data odierna, contenente un semplice preavviso di un creditore che vanta delle somme nei confronti della Turris. La società comunica che allo stato non esiste nessuna procedura avviata dal creditore il quale, nella lettera, ha semplicemente indicato alla S.S. Turris Calcio la facoltà della stessa di presentare un Piano di ristrutturazione del debito che, in ogni caso, era già stato deliberato dall’assemblea dei soci della Turris tenutasi nel mese di agosto 2024».
«La società si è già attivata per la presentazione del Piano di ristrutturazione del debito che consentirà una sostanziale riduzione dei debiti iscritti a bilancio e darà benefici complessivi per la Turris tra cui una serena continuità aziendale anche in vista della possibile cessione di pacchetti di quote societarie. La diffusione del documento riservato costituisce un grave danno per la società e pertanto si invita e diffida a non diffondere il documento in parola. La società perseguirà nelle apposite sedi il soggetto che ha diffuso il documento riservato».
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