Arriva il bonus assistenza da quasi 1000 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere e come ottenerlo facilmente
In un contesto in cui l’assistenza alle persone in difficoltà sempre più cruciale, il Governo ha deciso di introdurre una nuova misura a partire dal 1° gennaio 2025: il Bonus Assistenza da 850 euro. Questo contributo è pensato per integrare l’assegno di accompagnamento esistente, offrendo un aiuto economico significativo alle famiglie che si trovano a fronteggiare le sfide legate alla non autosufficienza dei propri cari. Una volta sommato al già esistente assegno di accompagnamento di 531,76 euro, il totale del sostegno mensile potrebbe raggiungere quasi 1.400 euro.
Questa nuova misura rappresenta un passo importante verso il miglioramento delle condizioni di vita delle persone anziane e disabili e delle loro famiglie. In un periodo in cui l’invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale, e le necessità di assistenza domiciliare sono in crescita, il Bonus Assistenza mira a ridurre le difficoltà economiche legate alle cure necessarie. Le famiglie spesso si trovano ad affrontare spese significative per garantire ai propri cari un’adeguata qualità di vita; questo bonus offre un supporto concreto per alleggerire il carico finanziario e garantire un’assistenza di qualità. In sintesi, il Bonus Assistenza è una risposta alle esigenze di una società che sta cambiando, con un occhio di riguardo verso i più vulnerabili e bisognosi di cure e attenzioni costanti.
Il Bonus Assistenza
Il Bonus Assistenza è rivolto a una fascia specifica della popolazione, caratterizzata da particolari vulnerabilità economiche e sanitarie. È infatti destinato agli ultraottantenni, un segmento di popolazione in costante crescita e che spesso richiede cure intensive. Un altro requisito essenziale per accedere al bonus è un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 6.000 euro, che identifica una condizione economica particolarmente fragile. Inoltre, i beneficiari devono essere in condizioni di non autosufficienza, una situazione che deve essere certificata da una commissione dell’INPS. Infine, è necessario che i richiedenti siano già titolari dell’assegno di accompagnamento o che abbiano diritto a richiederlo, a causa di un’invalidità totale o di difficoltà significative nella deambulazione.
L’importo del bonus, pari a 850 euro mensili, è vincolato all’uso esclusivo per coprire i costi dei servizi di assistenza. Le famiglie possono utilizzare questi fondi per pagare badanti o operatori di assistenza domiciliare qualificati, che devono essere regolarmente assunti secondo i contratti collettivi nazionali del settore. In alternativa, il bonus può coprire l’acquisto di servizi di assistenza forniti da imprese qualificate, comprese le cure a domicilio. L’INPS ha stabilito che l’uso improprio del bonus, ovvero per finalità diverse da quelle stabilite, comporterebbe la revoca del beneficio.
Le modalità di richiesta del Bonus Assistenza devono ancora essere definite completamente. Ma si prevede che verranno messe a disposizione diverse opzioni per facilitare le famiglie nel processo di domanda. Una delle possibilità è l’utilizzo della piattaforma online dell’INPS, accessibile tramite credenziali quali SPID, CIE o CNS. Per chi preferisce un supporto più diretto, sarà possibile rivolgersi ai Caf e ai patronati, che potranno fornire assistenza nella presentazione delle domande. È probabile che l’INPS richiederà il cosiddetto ISEE sociosanitario, un documento che tiene conto delle condizioni socio-sanitarie del nucleo familiare. Ovviamente per verificare la situazione economica del richiedente.
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