Si è conclusa la seconda giornata consecutiva di udienze nell’ambito del processo che vede imputati a Tempio Pausania Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vincenzo Lauria ed Eodoardo Capitta, i quattro amici genovesi accusati di una presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese, avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 in una villetta di Porto Cervo.
Spazio ai periti della difesa. Dopo la consulenza del medico legale Marco Salvi (secondo cui la ragazza che ha denunciato il presunto stupro non era ubriaca), il collegio giudicante ha sentito l’informatico Mattia Epifani.
Una deposizione lunga ed articolata quella condotta dal secondo consulente della difesa che ha illustrato le modalità con cui è stata analizzata tutta la mole di informazioni e scambi di messaggistica, 40 terabyte di materiale estrapolato da cinque telefoni cellulari quelli in uso ai quattro imputati e alla presunta vittima.
370 pagine di analisi dei dati, messaggi, chiamate, foto e post sui social, con cui in maniera minuziosa e cronologica, vengono ricostruite le azioni dei ragazzi e della presunta vittima nelle giornate antecedenti al fatto contestato, e in quelle successive. Tutti gli spostamenti, le conversazioni e le interazioni sui social sia degli imputati che della studentessa sono finiti al vaglio del consulente informatico, che li ha ricostruiti anche attraverso il supporto delle foto e dei video estrapolate dai dispositivi elettronici.
A finire sotto la lente d’ingrandimento dell’analisi svolta dal perito della difesa, sono stati anche i dati risalenti al 2018, quindi prima dell’estate in cui si sarebbe verificata la violenza in Costa Smeralda. Una parte della raccolta di informazioni racchiuse nei cinque telefoni sequestrati, quella più consistente, risale alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019.
In aula tramite foto, video, post sui social, scambi di messaggi e telefonate, e le geolocalizzazioni, il consulente informatico ha mostrato passo passo lo svolgersi della serata, dalla discoteca Billionaire nella quale il gruppo di amici genovesi ha incontrato la studentessa italo norvegese, fino alla villetta a schiera a Porto Cervo, e poi le ore, le giornate e le settimane successive alla presunta violenza sessuale.
Prossime udienze fissate il 2 e 16 dicembre, quando verranno sentiti una interprete, perito del tribunale, e l’ultimo teste della difesa, David Enrique Bye Obando, ex ragazzo della principale accusatrice, che avrebbe dovuto presentarsi in aula lo scorso 23 settembre. Norvegese di origini nicaraguensi, il giovane venne accusato dalla studentessa italo norvegese di averla violentata in un campeggio in Norvegia nel maggio del 2018.
Secondo una prima stima, la sentenza di primo grado dovrebbe arrivare presumibilmente nella prossima primavera del 2025.
(Unioneonline)
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