Il governo cambia le regole. Ti resta pochissimo tempo per guadagnare qualcosa, dopodiché si cancella tutto.
Ogni anno il governo italiano si trova a elaborare la Legge di Bilancio, uno strumento essenziale per la gestione economica del Paese. Questa legge, presentata generalmente in autunno, stabilisce i principali orientamenti di spesa per l’anno successivo. Va ad allocare le risorse per settori chiave come sanità, istruzione, previdenza sociale e infrastrutture, ma soprattutto ridefinendo misure come incentivi e bonus che riguardano cittadini e imprese.
La Legge di Bilancio riflette l’analisi dell’andamento economico e delle esigenze del Paese, e il suo scopo è quello di modulare gli interventi secondo le priorità attuali, in modo da sostenere la crescita e rispondere a eventuali emergenze sociali ed economiche.
Per garantire che le risorse pubbliche siano investite nel modo più efficace possibile, ogni anno il governo valuta se confermare, modificare o eliminare le misure approvate in precedenza. Tale processo di valutazione si basa sull’analisi dei risultati raggiunti con le leggi precedenti.
È in questa fase che si stabilisce se bonus e incentivi, che interessano diverse categorie di cittadini, siano riusciti a incentivare i consumi, a sostenere la crescita di determinati settori, come quello dell’edilizia, o a contrastare situazioni di difficoltà economica.
La nuova Legge di Bilancio
Tra le modifiche significative introdotte dalla Legge di Bilancio del 2024 vi è stata la riduzione o l’eliminazione di alcuni incentivi edilizi. I bonus per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica, molto apprezzati e largamente sfruttati negli anni precedenti, sono stati infatti rivisti. In alcuni casi, i benefici sono stati limitati o aboliti. Spesso si sono rilevate difficoltà nel loro controllo e alcune speculazioni che hanno sollevato dubbi sull’efficacia e l’equità di queste misure.
Ad esempio, l’ormai celebre superbonus ha contribuito alla riqualificazione energetica di numerosi edifici, ma ha anche comportato costi elevati per lo Stato e fenomeni di abuso. Per questo motivo, la nuova legge ha cercato di regolamentare più rigidamente l’accesso a tali incentivi, riservandoli a chi ne ha davvero bisogno.
Un altro importante cambiamento riguarda il reddito di cittadinanza. Esso è stato sostituito dall’assegno di inclusione. Questa decisione è nata dalle numerose critiche rivolte al rdc, giudicato da molti poco efficace nel favorire un reale inserimento nel mondo del lavoro e, in alcuni casi, abusato dai beneficiari. L’assegno di inclusione ha l’obiettivo di focalizzarsi maggiormente su chi è in cerca di una vera opportunità di lavoro, con strumenti di formazione e supporto all’occupazione, tentando di ridurre gli abusi e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
Si avvicina la scadenza
Per quanto riguarda le agevolazioni legate al verde urbano, la Legge di Bilancio ha mantenuto attivo il bonus verde. Il provvedimento è destinato a scadere a breve. Infatti, per chi fosse interessato a usufruire delle agevolazioni per la sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, il termine per presentare la domanda è fissato alla fine del 2024. Almeno per il momento il governo sembra dunque intenzionato a non rinnovare l’accesso a questo incentivo.
Il bonus verde prevede una detrazione del 36% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare. Esso è utilizzabile per interventi come la realizzazione di impianti di irrigazione, la costruzione di pozzi e la creazione di coperture verdi. Tuttavia il consiglio per chi desidera intervenire sul proprio spazio verde è di fare richiesta il prima possibile per non perdere questa opportunità .
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