La popolazione italiana invecchia sempre di più. E con l’invecchiamento, sono sempre di più gli anziani che hanno bisogno di una badante o di assistenza da parte di associazioni specializzate proprio in questo. Il governo sa bene che la figura degli assistenti è una professione sempre più ricercata. Ecco che le misure che consentono agli anziani e alle lavoratrici di completare il processo di regolare assunzione ne escono fuori diverse. Oggi per esempio parliamo del Bonus da 850 euro al mese che partirà nel 2025.
Nuovo bonus badanti 2025 da 850 euro al mese, tutti i requisiti
Il lavoro domestico, soprattutto quello delle badanti è ricco di problematiche. In estrema sintesi quelle che per la maggiore minano questa attività lavorativa sono:
- Datore di lavoro che non fa da sostituto di imposta;
- Lavoro nero;
- Lavoro grigio.
Nel dettaglio, il datore di lavoro che non è sostituto d’imposta significa che eventuali bonus per la badante, oppure eventuali rimborsi fiscali, o ancora eventuali trattenute fiscali non si risolvono in busta paga come per gli altri settori lavoratori. La lavoratrice o il lavoratore è costretto a fare tutto da solo. Spesso perdendo soldi e spesso con mille difficoltà dovute anche al fatto che la stragrande maggioranza di questi addetti sono stranieri.
Il lavoro nero è quel lavoro irregolare, dove il datore di lavoro non registra il rapporto di lavoro, non versa contributi, eroga denaro senza tracciabilità al dipendente e dove il dipendente è privo di quelle minime tutele che invece dovrebbe avere.
Il lavoro grigio invece è quel rapporto di lavoro instaurato in maniera non regolamentare. Magari in livelli di inquadramento diversi da quelli che invece dovevano essere, o con orari di lavoro ufficializzati inferiori a quelli svolti e così via dicendo. C’è un filo denominatore a tutte queste problematiche.
La ricerca di risparmiare soldi da parte del datore di lavoro. Ma anche la necessità di non dichiarare un rapporto di lavoro da badanti che per esempio godono di sussidi o di Naspi o che svolgono più attività lavorative.
Lavoro della badante, nel 2025 una indennità in più
A dire il vero il costo del lavoro domestico è elevato se lo si guarda dal punto di vista del pensionato, dell’invalido o della famiglia che assume una lavoratrice o un lavoratore. Su questo nessun dubbio e devono capirlo anche le lavoratrici che le spese per avere una badante vanno ben oltre lo stipendio, spesso minimo che ricevono per i loro servizi.
In una situazione di questo genere, hanno ragione sia i datori di lavoro che i dipendenti a lamentare queste anomalie.
Ci sono pensionati che non riescono a sostenere le spese per l’assunzione giusta di un domestico. Dal 2025 però per alcuni anziani il governo ha deciso di dare un sostegno. Un bonus da 850 euro al mese da spendere solo ed esclusivamente per assumere una badante (o per i servizi di strutture autorizzate in questa attività).
Ecco i requisiti per il bonus da 850 euro per la badante
Nasce una nuova indennità da 850 euro al mese per alcuni pensionati che allo stesso tempo sono pure invalidi. Anziani over 80 di età e con una invalidità totale al 100% con accompagnamento, questo il perimetro a cui il governo ha deciso di dare questo bonus da 850 euro al mese dal 2025. Si chiama esattamente assegno di assistenza ed è un benefit che spetta a chi si trova in una condizione di disabilità come quella prima esposta, con un’età pari ad almeno 80 anni già compiuti e con un ISEE che non deve essere superiore a 6.000 euro.
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