A distanza di quasi tre settimane dalla rissa nel centro storico di Benevento, che ha portato all’emissione del DACUR nei confronti di sette giovani e alla sospensione dell’attività per un circolo sportivo da parte del questore Trabunella, a parlare è il presidente della stessa associazione (l’Asd gamer club di via Erik Mutarelli), Marco Polvere, che ha presentato ricorso al prefetto Moscarella contro il provvedimento.
Polvere, che resta in attesa di convocazione per essere ascoltati sui fatti di quella notte, ha voluto raccontare la propria versione dei fatti in una nota inviata a Ntr24.
“La sera del 24 Ottobre 2024 circa le 21,00 presso ASD gamer club dei ragazzi beneventani e della provincia erano intenti a festeggiare un compleanno (5 donne, 3 uomini e 2 bambini), allorquando alle 21,00 arrivavano dal Corso Garibaldi transitando in via Erik Mutarelli tre persone, pare degli extracomunitari, presumibilmente marocchini/tunisini, dei quali uno, alla vista di un “invitato alla festa” (che in quel momento era fuori la porta del circolo ed in via Erik Mutarelli) dopo scambio di frasi, lo agganciava al collo, da cui scaturiva una prima colluttazione tra i due.
Dopo circa dieci minuti – continua – gli extracomunitari ritornavano, questa volta in gruppo (sette/otto persone), e uno di loro afferrava il malcapitato della precedente colluttazione, cosicché il gruppo di maghrebini lo picchiava brutalmente. Gli altri ragazzi italiani presenti, cercavano di dividere e aiutare l’amico e nemmeno riuscivano ad evitare il peggio! Infatti gli extracomunitari allontanatisi dopo il pestaggio al malcapitato, lanciavano bottiglie di vetro ed un raccoglitore rifiuti di ferro provocando così lesioni anche a due ragazze”.
Dalla verifica dei sistemi di videosorveglianza, già consegnati alle Autorità, il presidente del circolo aggiunge che “pare palesarsi una aggressione pre-ordinata in danno di giovani beneventani intenti pacificamente a festeggiare un compleanno con bambini e non una rissa”.
“Il circolo – spiega Polvere – ospitava solo un compleanno di soci ed ha dato rifugio alle persone lese e ai bambini. Ad ogni modo i fatti si sono svolti tutti all’esterno del circolo.
Della realtà oggettiva e di quanto realmente accaduto nessuno osa parlare per il “political correct”. Non vi è alcun razzismo, ma cerco solo di riportare i fatti oggettivi”, prosegue il presidente.
“In data 30 ottobre ricevevo provvedimento dalla Questura di Benevento di sospensione della SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande per 20 giorni che mi pregiudica e molto. Ho provveduto a contestarlo presso la sede gerarchica del Prefetto, ma intanto la combinazione di articoli e provvedimento sospensivo oltre al danno e pregiudizio è per il circolo una beffa, perché il circolo ospitava solo un compleanno ed oggi resta additato in modo negativo”.
E conclude: “E’ paradossale che si voglia colpire il circolo che ha ospitato i feriti e i bambini e chiamato il soccorso! E’ vero il mio circolo ospita ragazzi che amano la tecnologia ed i video-game, ma non per questo meritiamo di esser indicati o etichettati in modo negativo”.
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