L’edilizia scolastica – e in particolare il futuro della Lombardo Radice e i lavori alla Dante Alighieri – al centro del question time al Comune. «A Caserta mancano da anni una programmazione e una linea politica chiara sulle scuole – ha detto il consigliere di FdI, Paolo Santonastaso – e la vicenda del complesso di via Roma ne è la riprova con 200 famiglie della primaria che solo poche settimane prima della ripresa dell’anno scolastico hanno saputo che i loro figli sarebbero stati trasferiti in piazza Cavour. Vorremmo conoscere i motivi per i quali le elementari non sono state inserite nel progetto di abbattimento e ricostruzione del plesso di via Roma e se la primaria verrà soppressa. A causa di questo clima di incertezza, la scuola ha perso circa 50 alunni che hanno richiesto il nulla osta».
L’assessora Maria Gabriella Grassia ha replicato che «la primaria resterà in piazza Cavour fino alla fine dei lavori in via Roma e non verrà soppressa. Il codice verrà riprogrammato quando ci sarà lo spostamento, lì dove avverrà lo spostamento». E sul cantiere in via Roma, ha aggiunto che «i lavori partiranno il prima possibile». È stato invece il consigliere di Caserta Decide, Raffaele Giovine a chiedere lumi sulla messa in sicurezza della Dante Alighieri dopo la caduta dei calcinacci.
«Abbiamo presentato due progetti per la ristrutturazione e l’adeguamento sismico ha spiegato l’assessora speriamo di ottenere i finanziamenti necessari. Nel frattempo è stato rimosso tutto l’intonaco della facciata interessata proprio per garantire l’incolumità degli studenti e del personale». Ieri, intanto la ditta che si occupa di manutenzione è stata impegnata nel plesso della Ruggiero in via Montale, mentre è previsto per oggi un ulteriore sopralluogo nelle scuole per verificare il funzionamento e l’eventuale sostituzione delle caldaie.
Il question time
Riflettori ieri accesi anche sulla riqualificazione dell’ex Onmi in viale Beneduce: «Da circa 4 anni ha detto Giovine attendiamo che venga bandita la gara per i lavori che trasformeranno l’ex rettorato in una Casa del sociale. Non comprendiamo i motivi per i quali l’iter amministrativo non sia ancora stato completato. Il timore è che il problema sia di natura politica. Invito gli assessori ad accelerare e a lasciare un segno del loro passaggio in città. Nel caso dell’ex Onmi, c’è tempo fino a febbraio, poi si rischia di perdere i fondi e di dover dire addio all’opera».
«Non accetto critiche strumentali la replica dell’assessore alle finanze, Carmine Lasco in soli due mesi e mezzo questa giunta ha già prodotto decine di atti consultabili all’albo pretorio e lasciato alla città una eredità importante per il futuro sviluppo economico del territorio. Stiamo affrontando problematiche che non sono nate ieri ma che si trascinano da decenni». A tranquillizzare il consigliere e una delegazione dell’ex Canapificio, presente in aula per un presidio pacifico, è stata l’assessora al patrimonio, Anna Papa: «Il progetto si realizzerà. È stato approvato l’accertamento in entrata dei fondi, poi si procederà con la determina a contrarre e a seguire la gara». L’obiettivo è far partire i lavori entro gennaio. «Ci auguriamo ha detto Mimma D’Amico dell’ex Canapificio che questa giunta riesca a consegnare i locali ristrutturati entro il 2025. Noi continueremo a vigilare perché Caserta ha bisogno di spazi sociali».
A tenere banco ieri anche le politiche sociali con due interrogazioni di Pasquale Napoletano e Paolo Santonastaso (Fdi) che hanno evidenziato la gravità della sospensione, per ben 23 giorni, di servizi essenziali quali l’assistenza domiciliare a disabili e anziani, con disagi per 86 famiglie. Nel mirino anche il ritardo nei pagamenti agli operatori delle coop. Grassia, nell’evidenziare che il problema è stato superato con l’aggiudicazione di una nuova gara, ha assicurato che «con l’accelerazione impartita all’azienda speciale sarà possibile già da gennaio migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi. Entro novembre verrà portato in consiglio il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per far fronte ai pagamenti pregressi dovuti alle cooperative». E in relazione alla cronica carenza di personale che in questo settore può contare solo su due unità, ha aggiunto: «Il Comune ha presentato una richiesta per assumere nel 2025 24 assistenti sociali per gestire dall’interno alcuni servizi».
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