Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Nuova finestra per il Concordato: la resa del governo agli evasori #finsubito prestito immediato


I commercialisti, che avevano addirittura proclamato uno sciopero per chiedere la proroga, festeggiano. Così come i furbetti del fisco. Meno, ma molto meno, chi le tasse le paga sempre e senza sconti. Il concordato fiscale avrà una seconda vita.

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per la riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale. Le partite Iva avranno tempo fino al 12 dicembre per aderire al patto biennale con il fisco.

La nuova finestra sarà solo per le partite Iva che abbiano già presentato la dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 31 ottobre. L’opzione consente a lavoratori autonomi e partite Iva di congelare tasse e controlli per i prossimi due anni, aderendo al patto con il fisco.

La prima fase si è chiusa il 31 ottobre: risultati sotto le attese

La prima fase si è chiusa il 31 ottobre. Sulla prima tranche, calcoli dei commercialisti partono da una stima del 10% di adesioni da parte dei contribuenti potenzialmente coinvolti (la platea degli aventi diritto è di 4,7 milioni). Tra i più ottimisti c’è chi arriva a sfiorare la percentuale del 20%. Di certo sarà difficile raggiungere l’incasso inizialmente ventilato di 2 miliardi di euro, se non di più.

“Stiamo ancora elaborando le adesioni che si sono chiuse il 31 ottobre scorso”, ha detto al Sole 24 Ore il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, il 5 novembre, aggiungendo che “stando ai primi carotaggi l’incasso attuale si attesta a più di 1,3 miliardi di euro”.

Le partite Iva tra soggetti Isa e forfettari che hanno aderito alla misura sarebbero quindi oltre 500mila. “Chi non è riuscito ad aderire entro la precedente scadenza del 31 ottobre, potrà ora aderirvi attraverso questa nuova finestra. Si tratta di un’importante prova di ascolto da parte del governo, che dopo un confronto con le categorie e i professionisti ha deciso di allargare ulteriormente la possibilità di aderire a una misura apprezzata e conveniente per tutti: Stato e cittadini. Si è potuto fare solo ora in quanto al 31 ottobre era necessario acquisire dati certi sul gettito del concordato per avviare un’ulteriore riduzione delle tasse dal 2025. Il Fisco che abbiamo sempre professato di volere è questo: semplice e dialogante con i contribuenti”, dichiara ora Leo.

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Opposizioni e sindacati contro la riapertura dei termini

Insomma per la maggioranza andrebbe così avanti la campagna ‘Fisco amico’ voluta da Palazzo Chigi per far emergere l’evasione con l’alternativa soft degli adeguamenti spontanei. Contrarissime, invece, le opposizioni. Si passerebbe da “un condonaccio all’italiana” a “una cosa penosa, la resa totale del fisco”, ha denunciato a suo tempo Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.

“Di proroga in proroga, il Governo Meloni continua a dare certezze agli evasori. Con loro mantiene sempre la parola”, dichiara il vicepresidente di Avs alla Camera, Marco Grimaldi.

“La politica fiscale del governo è una vera e propria sagra per gli evasori. Lo ha fatto il giorno dopo l’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati sulla manovra di bilancio. È l’ennesima conferma della totale sordità del governo alle richieste del sindacato”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari.

“Soprattutto – prosegue il dirigente sindacale – è l’ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati, i quali, come abbiamo ricordato, pagheranno, nel 2024, circa 17 miliardi in più di Irpef, mentre per i settori con tax gap del 70% si continua a predisporre ogni strumento possibile e immaginabile per consentirgli di continuare a evadere le tasse”.

Feesteggiano i commercialisti, esulta Forza Italia

Festeggiano, dicevamo, i commercialisti. “La riapertura dei termini del concordato preventivo biennale costituisce una possibilità che potrebbe fornire un ulteriore contributo in termini di incassi da finalizzare al taglio della pressione fiscale per le famiglie italiane”, afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.

“Avevamo chiesto con forza un rinvio dei termini del 31 ottobre per garantire a commercialisti e contribuenti la possibilità di approcciare il nuovo istituto con più calma e consapevolezza”, ricorda.

Festeggia soprattutto Forza Italia che rivendica la primogenitura della decisione del governo.
“Come richiesto da Forza Italia il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo. Utilizzeremo le ulteriori risorse che entreranno per sostenere il ceto medio, abbassare l’Irpef e far pagare meno tasse alle famiglie italiane”, dichiara il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Prestito personale

Delibera veloce



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Carta di credito con fido

Procedura celere

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui