Roma, 13 novembre 2024 – Via libera al concordato-bis da parte. E allargamento della platea dei destinatari del bonus Natale. Sono queste le due principali novità emerse ieri sul fronte della manovra 2025. Si accompagnano alla valanga di emendamenti presentati alla legge di Bilancio, tra i quali si segnalano soprattutto quelli sulla rottamazione-quinquies per le cartelle fino al 2023 e la previsione di un contributo di 500 euro per i corsi extra-scolastici degli studenti.
Giancarlo Giorgetti Ministro a Economia e Finanza del Governo Meloni (Photo by Roberto Serra / Iguana)
Concordato-bis fino al 12 dicembre
Arriva, come ipotizzato e annunciato nei giorni scorsi, il concordato bis. La riapertura dei termini è funzionale all’obiettivo del governo di ottenere nuove risorse da aggiungere agli 1,3 miliardi di euro arrivati con la prima tranche. I contribuenti che hanno già deciso di utilizzare la riapertura dei termini possono pagare l’acconto delle imposte, che scade il 30 novembre, anche per la ‘parte concordataria’ e poi presentare la dichiarazione integrativa entro il termine del 12 dicembre. Chi decide invece di aderire al concordato tra il primo e il 12 dicembre, quando la scadenza dell’acconto è ormai passata, può avvalersi del ravvedimento operoso per versare l’imposta e presentare la dichiarazione integrativa entro il 12 dicembre. “Come richiesto da Forza Italia il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo – spiega Il vicepremier Antonio Tajani – Utilizzeremo le ulteriori risorse che entreranno per sostenere il ceto medio, abbassare l’Irpef e far pagare meno tasse alle famiglie italiane”. L’obiettivo è far abbassare l’Irpef dal 35% al 33% alla fascia di reddito fino a 50-60 mila euro.
Bonus Natale esteso
La maggioranza punta di nuovo sugli aiuti ai redditi bassi e raddoppia la platea del bonus Natale, l’una tantum di 100 euro che ora arriverà, con le tredicesime, a oltre due milioni di lavoratori dipendenti con reddito fino ai 28mila euro. “Il governo ha sempre voluto ampliare i beneficiari”, ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, “e quindi ha cercato le risorse per includere parte di chi era rimasto fuori all’inizio”, come le famiglie monogenitoriali. Il raddoppio della platea del bonus Natale è contenuto nel decreto per il concordato bis che a breve andrà in Gazzetta Ufficiale, per rendere possibile l’erogazione dell’aiuto con la prossima tredicesima. Oltre al requisito del reddito, per fare richiesta attualmente bisogna avere sia il coniuge sia almeno un figlio fiscalmente a carico. Da domani raddoppieranno gli interessati, ma per conoscere bene il nuovo perimetro occorrerà aspettare il testo della norma.
500 euro per i corsi degli studenti
Un emendamento di FdI alla legge di bilancio chiede di istituire un «Fondo Dote Famiglia» con la dotazione di 30 milioni di euro per la concessione, alle famiglie in possesso dei requisiti, di un contributo economico annuo di euro 500 per ciascuno figlio a carico fino a 14 anni di eta’ per il rimborso delle spese per servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi, organizzati in orari e periodi extra scolastici. Tra questi vengono riconosciuti percorsi di sostegno scolastico o di apprendimento delle lingue straniere; servizi culturali; servizi turistici; percorsi didattici e di educazione artistica e musicale; attività sportive. Un’altra modifica depositata chiede di escludere il personale militare e delle Forze di polizia di Stato dal blocco parziale del turnover nella Pa previsto dalla manovra, un tema su cui Giorgetti ha già dato aperture. A sorpresa, spunta anche una mano tesa al sindaco di Roma, del Pd, Roberto Gualtieri: Fratelli d’Italia chiede di ripristinare i fondi per la Metro C di Roma, cancellando i tagli previsti in manovra e sui quali Gualtieri si è confrontato sia con la premier che con Giorgetti.
Controllori Mef solo per contributi elevati
Due emendamenti di FdI alla manovra chiedono di modificare la norma che introduce dei revisori del Mef negli organismi di controllo di aziende, societa’ ed enti che percepiscono contributi dallo Stato. Uno dei testi propone di alzare il tetto da minimo da 100mila euro di sovvenzioni a 1 milione di euro.
Sciopero incredibile per Giorgetti
Sul fronte fisco il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, respinge al mittente le critiche alla flat tax: “A chi ci dice che questo governo avvantaggia i lavoratori autonomi e non i dipendenti, dico no. Noi ci muoviamo per le piccole partite Iva, e quindi la flat tax, e per i dipendenti fino a un certo ammontare. Abbiamo fatto un intervento significativo per le famiglie con figli, perché senza figli non c’è futuro per questo Paese”, sottolinea, definendo anche per questo “incredibile” la conferma dello sciopero da parte dei sindacati.
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