Il servizio di trasporto scolastico rappresenta un pilastro fondamentale del sistema educativo nazionale, garantendo l’accessibilità alla scuola a tutti gli studenti, senza distinzione. I costi del servizio sono definiti dalle varie amministrazioni, che, ricordiamo, potrebbero anche decidere di renderlo gratuito.
Il Comune di Ciriè non ha preso questa strada. Ha scelto di mantenere invariate le tariffe anche per l’anno scolastico 2025. Come stabilito dalla recente delibera di Giunta, le famiglie continueranno a versare una quota mensile di € 37,75 per ogni studente, indipendentemente dal grado scolastico frequentato.
L’importo previsto per la spesa prevista ammonta a 110.800 euro e il servizio è stato affidato alla ditta di Ciriè F.lli Boggetto, che opererà fino a giugno 2025.
Quindi, anche per il prossimo anno scolastico, non sono previste agevolazioni sulla tariffa base, se non in casi eccezionali e debitamente documentati. Infatti, restano confermate le esenzioni totali per gli studenti che beneficiano di un sostegno economico da parte del CIS o persone che sono in carico ai Servizi a seguito di provvedimenti giudiziari.
Al di fuori di questi casi, non verranno riconosciute altre riduzioni, nemmeno per le famiglie con più di un figlio o per coloro che usufruiscono del servizio solo parzialmente. Questo può essere un problema per i nuclei numerosi, in quanto l’iscrizione al servizio ha un costo non indifferente.
Detto questo, è importante ricordare che il servizio di scuolabus è importante per due ragioni. Innanzitutto, perché permette a tutti gli studenti e le studentesse di raggiungere le scuole in autonomia, e quindi, ai genitori di non preoccuparsi del trasporto dei figli, e in sicurezza.
Poi, perché contribuisce a una riduzione notevole delle emissioni. Certo, l’idea dello scuolabus non nasce sicuramente come risposta all’emergenza climatica. È un diritto che riguarda tutti i ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo, che devono essere messi nelle condizioni di poter andare e tornare da scuola ogni giorno. Ma è chiaro che favorisce anche una mobilità meno impattante a livello ambientale, un aspetto non di poco conto soprattutto in questo momento storico.
Infatti, pensate se, invece di un solo autobus che trasporta 65 persone (il numero attuale di studenti che utilizzano il servizio) ci fossero altrettante automobili che fanno avanti e indietro lungo il tragitto casa-scuola? Poi pensate che questa situazione si ripeterebbe per tutti i giorni scolastici. Le emissioni di carbonio sarebbero decisamente più alte.
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