In Piemonte un cantiere su due delle opere Pnrr è chiuso, o comunque in fase di ultimazione. In tutto sono 1.535 per un importo pari a 1,6 miliardi di euro. La parte restante non è partita, anche per carenza di manodopera nel settore edilizio. Inoltre, la regione si posiziona quinta a livello nazionale per finanziamenti con mutui green, alle spalle di Lombardia, Lazio, Veneto e Sardegna. A sceglierli sono perlopiù le fasce d’età tra i 30 e i 40 anni (48,9% dei casi).
A metterlo in evidenza è Restructura 2024, fiera di riferimento del comparto edile organizzata da Gl Events Italia all’Oval Lingotto Fiere di Torino da giovedì 21 novembre fino a sabato 23 novembre.
La fiera
Ci saranno oltre 150 espositori, con forte presenza internazionale, che metteranno in luce temi come formazione e uso di nuove tecnologie, fino all’ausilio dell’intelligenza artificiale. «L’edizione 2024 ripensa profondamente sia i format che i contenuti della fiera – spiega Gàbor Ganczer, amministratore delegato di Gl Events Italia -, con un obiettivo: restare al passo di un settore in continuo fermento, oltreché in rapida crescita, attraverso uno sforzo in grado di coinvolgere di concerto l’intero sistema locale e nazionale del settore delle costruzioni, ampliando così fortemente anche il novero degli espositori, attraverso grandi partner e nuovi brand».
L’appuntamento
Nell’ambito dell’evento tra il 22 e il 23 novembre si terrà anche la 12esima giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza. Tra sfide professionali come prevenzione degli incendi, nuove tecnologie e consapevolezza dei rischi, il Consiglio nazionale degli ingegneri e l’Ordine degli ingegneri di Torino svilupperanno incontri e dibattiti con un occhio di riguardo ai giovani e al mondo delle scuole. Tra i partecipanti ci saranno anche il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo e il rettore del Politecnico Stefano Corgnati.
I temi di Restructura: i mutui green
Davanti alla stagione dei bonus in fase di cambiamento e un patrimonio edilizio italiano da recuperare che equivale al 70% del costruito, si profilano nuove misure che stanno acquisendo sempre più popolarità. Come i mutui green, appunto, che secondo uno studio dell’agenzia Qualis sono passati dal 6,5% del 2023 al 10% dei finanziamenti totali nel 2024.
Nel mese d’agosto il record: 16%. La loro distribuzione in Piemonte è dell’8,2%, poco dietro la Sardegna (8,2%) ma molto distante dalla Lombardia (30,2%) che stacca tutte le altre regioni italiane. Eppure, tirano molto le fasce della popolazione più giovane. Il 75% di questi finanziamenti, infatti, sono accesi da under 40. Il 19,1% passa da chi ha tra i 40 e i 50enni, mentre gli over 60 segnano appena lo 0,5%. L’età media del mutuatario green è di 35,4 anni, quasi 4 anni in meno rispetto a chi accede a un mutuo “normale”.
Un patrimonio immobiliare da riqualificare
«Secondo la direttiva europea Case Green, entro il 2033 l’Italia dovrà riqualificare il 42% del patrimonio edilizio, pari a 5 milioni di immobili, per un investimento complessivo tra 260 e 320 miliardi», sottolinea Vittorio Bruno di Qualis. Secondo l’agenzia, inoltre, entro il 2033 in Italia «sarà necessario riqualificare 5 milioni di immobili per un investimento totale tra i 260 e i 320 miliardi di euro. Circa la metà di tali somme sarà richiesta al mercato del credito e in particolare ai mutui. Si tratta di cifre vicine ai 13-15 miliardi di euro annui. Ma attualmente i mutui destinati alla ristrutturazione valgono una cifra vicina ai 2 miliardi annui».
I numeri del settore
Qualche altro numero sul settore arriva da Camera di Commercio di Torino. In Piemonte si concentra l’8% delle imprese delle costruzioni italiane: sono 65.559 nel terzo trimestre del 2024 e impiegano 139.900 addetti. La quasi totalità (97%) ha meno di 10 lavoratori e la gran parte è dedicata a “Lavori di costruzione specializzati”.
Il 27% delle aziende è straniero, dato sopra la media nazionale del 12,7%. Eppure, in linea generale, chi opera è sempre meno stabile: negli ultimi 10 anni la dinamica imprenditoriale di stabilità si è contratta di 6,8 punti percentuali. Sul territorio lavorano il 15,6% delle imprese registrate, posizionando sull’ultimo gradino del podio il settore dietro a servizi alle imprese (23,4%) e commercio (21,8%).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui