Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
A giudizio con l’abbreviato il radiologo, l’architetto e l’incensurato che hanno aiutato Messina Denaro – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


Hanno scelto tutti il rito abbreviato i tre imputati accusati di aver aiutato il boss Matteo Messina Denaro durante la sua quasi trentennale latitanza. Si tratta di due professionisti, un radiologo e un architetto, Cosimo Leone e Massimo Gentile, e di un incensurato, Leonardo Gulotta, che erano stati arrestati lo scorso 27 marzo.

Ecco le carte segrete che incastrano il radiologo e l’architetto “amici” di Messina Denaro

Il gup Marco Gaeta ha accolto la loro richiesta e all’inizio di gennaio è stata già fissata la requisitoria del procuratore aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Gianluca De Leo, Bruno Brucoli e Pierangelo Padova, che hanno coordinato l’inchiesta. Nel frattempo Leone, al quale il tribunale del Riesame aveva concesso gli arresti domiciliari, dopo il ricorso in Cassazione dei pm e una nuova pronuncia del Riesame, è tornato in carcere.

Parla la maestra amante di Messina Denaro: “L’ho conosciuto da bambina, ecco chi era veramente”

Secondo l’accusa, Gentile avrebbe prestato la sua identità al mafioso consentendogli tra l’altro di acquistare una macchina e una moto, mentre Leone si sarebbe occupato del boss ormai malato durante un ricovero all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, dove era stato sottoposto a un primo intervento dopo la diagnosi del tumore. Gulotta, invece, avrebbe messo a disposizione del latitante il suo numero di cellulare.

In banca in corso Calatafimi e poi in concessionaria: così Messina Denaro si muoveva a Palermo

In base alla ricostruzione della Procura, Messina Denaro avrebbe utilizzato una carta d’identità falsa con la sua foto e le generalità di Gentile – che dal 2019 era un insospettabile dipendente comunale in Lombardia – per acquistare una Fiat 500 nel 2014. Nello specifico, l’11 novembre di dieci anni fa, dopo aver versato a una concessionaria palermitana mille euro in contanti e un assegno circolare di 9 mila (appena ottenuto in una filiale dell’Unicredit di corso Calatafimi dove il boss aveva dichiarato che la somma fosse il provento di “attività di vendita al dettaglio di capi di abbigliamento”). Il giorno successivo avrebbe ritirato l’auto. Il mafioso avrebbe però usato l’identità dell’architetto anche molto tempo prima, nel 2008, per comprare una moto.

Accuse che gli avvocati Antonio Ingroia e Mario Di Trapani, difensori di fiducia dell’architetto Massimo Gentile, respingono totalmente: “Dimostreremo l’innocenza del nostro assistito sulla base di perizie e documenti inoppugnabili, che provano che Gentile è stato vittima di un furto di identità“.

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Il cambio turno, la tac e il telefonino, così il radiologo ha aiutato Messina Denaro

Gulotta, per l’accusa, sarebbe entrato in gioco in concomitanza con l’acquisto della 500: l’8 gennaio del 2015, Messina Denaro sarebbe infatti tornato nella concessionaria per ritirare i documenti di circolazione e la doppia chiave e avrebbe fornito un numero di cellulare che risulterebbe intestato proprio al giovane. Un dato questo, che come ha raccontato Dossier, l’avvocato Mariella Gulotta, che difende l’imputato, ha contestato spiegando tra l’altro che quel numero sarebbe identico, tranne che per la penultima cifra, a quello di una donna con la quale Messina Denaro avrebbe avuto rapporti per molto tempo. La tesi difensiva è che il boss possa aver indicato volutamente un numero sbagliato per non consentire di risalire alla donna oppure possa aver semplicemente sbagliato. Gulotta non c’entrerebbe nulla, quindi, secondo questa versione, ma sarebbe stato solo particolarmente sfortunato. Sarà ora il processo a stabilire come stiano realmente le cose, intano l’imputato è tornato libero.

“In cella per un numero sbagliato”, l’incubo di un giovane accusato di aver aiutato Messina Denaro

Per quanto riguarda Leone, per i pm, non solo avrebbe cambiato turno per poter essere presente quando il boss era stato sottoposto a una Tac, ma gli avrebbe fatto anche avere una scheda telefonica durante il ricovero, inviata dal geometra Andrea Bonafede (altro alter ego del latitante). Leone, dopo il ricorso al Riesame aveva ottenuto i domiciliari, perché il reato di concorso esterno in associazione mafiosa era stato riqualificato in favoreggiamento aggravato. La Cassazione, però, ha annullato il provvedimento e, dopo una nuova pronuncia del tribunale, il radiologo qualche giorno fa è tornato in carcere.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui