Negli ultimi anni, molti giovani lavoratori hanno cercato opportunità per ridurre il carico fiscale, sia in Italia che all’estero. Diversi Paesi offrono regimi fiscali agevolati, pensati per attrarre giovani professionisti e incentivare l’ingresso di talenti qualificati.
Vediamo dove i giovani possono beneficiare di agevolazioni fiscali e quanto queste possano ridurre la tassazione sul reddito:
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Agevolazioni fiscali per i giovani in Italia -
Agevolazioni fiscali per i giovani in Europa
Agevolazioni fiscali per i giovani in Italia
Il governo ha introdotto diverse misure fiscali per favorire l’occupazione giovanile e ridurre il carico fiscale per i lavoratori sotto i 35 anni.
I giovani lavoratori autonomi con partita Iva possono usufruire del regime forfettario che prevede un’aliquota fiscale agevolata del 15% sul reddito imponibile. Per chi avvia una nuova attività, nei primi cinque anni l’aliquota può scendere al 5%, rendendola una delle opzioni fiscali più vantaggiose per chi desidera iniziare un percorso imprenditoriale o professionale in Italia.
Le aziende italiane che assumono giovani lavoratori under 35 con contratti a tempo indeterminato possono beneficiare di sgravi contributivi fino al 100% per i primi tre anni di assunzione, con un tetto massimo di 6.000 euro annui per dipendente. Questa misura rende più conveniente per le aziende assumere giovani e offre ai nuovi dipendenti un’opportunità per entrare nel mercato del lavoro senza oneri contributivi elevati.
Un’agevolazione dedicata ai giovani che lavorano nel Mezzogiorno, Bonus Sud, prevede incentivi fiscali per le imprese che assumono dipendenti sotto i 35 anni, con l’obiettivo di ridurre il divario economico tra Nord e Sud Italia.
Agevolazioni fiscali per i giovani in Europa
Molti Paesi in Europa e nel mondo offrono regimi fiscali agevolati per attrarre giovani lavoratori qualificati, professionisti e imprenditori.
Il Portogallo è diventato una delle mete più attraenti per i giovani lavoratori, grazie a un regime fiscale favorevole. Dal 2020, il governo portoghese offre ai giovani sotto i 35 anni che guadagnano meno di 29.000 euro l’anno una esenzione fiscale totale sui redditi da lavoro per i primi cinque anni. Questo incentivo è parte di una strategia volta a ridurre l’emigrazione dei giovani e a favorire il ritorno di talenti dall’estero.
La Bulgaria è uno dei Paesi europei con il regime fiscale più conveniente. Dal 2008, ha introdotto una flat tax del 10% sia per i redditi delle persone fisiche che per quelli delle aziende. Questa aliquota fissa è una delle più basse in Europa e rende la Bulgaria attrattiva per imprenditori, nomadi digitali e professionisti del settore IT. Il costo della vita in Bulgaria è tra i più bassi d’Europa, il che aumenta l’attrattiva per i giovani lavoratori.
Un’altra destinazione popolare per chi cerca bassi regimi fiscali è la Georgia, che offre una tassa fissa dell’1% sui redditi per le microimprese. Il Paese non tassa il reddito globale, il che lo rende particolarmente attraente per chi guadagna da fonti internazionali, come i nomadi digitali. La Georgia è apprezzata anche per il basso costo della vita e la crescente modernizzazione delle infrastrutture, in particolare nella capitale, Tbilisi.
Anche Malta rappresenta una destinazione vantaggiosa per i giovani professionisti. Le imposte sulle persone fisiche variano dal 15% al 35%, a seconda delle fasce di reddito. Malta offre numerose detrazioni fiscali e incentivi per chi decide di stabilirsi nell’isola e investire nel Paese. I professionisti con competenze specialistiche possono beneficiare di ulteriori agevolazioni fiscali, come la Global Residence Program, che riduce ulteriormente l’aliquota per i lavoratori stranieri.
Anche altre nazioni europee offrono regimi fiscali competitivi per i giovani lavoratori. Romania e Macedonia del Nord applicano una flat tax del 10% sui redditi personali, rendendo questi Paesi attrattivi per chi cerca un basso carico fiscale e un costo della vita contenuto.
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