Crisi industriale, fondi alle Pmi, infrastrutture e autonomia differenziata tra i temi trattati
Spopolamento, crisi industriale, sostegno alle imprese, infrastrutture e autonomia differenziata sono alcuni dei temi toccati dal presidente Vito Bardi nel corso dell’evento di oggi organizzato da Confindustria Basilicata dal titolo: “Coesione, competitività e nuovi assetti istituzionali per lo sviluppo del Mezzogiorno”. Nell’evidenziare come il “crac demografico” sia un fenomeno europeo, Bardi ha spiegato che, in chiave locale, le contromisure passano per il rafforzamento delle infrastrutture culturali e scientifiche, la dotazione di servizi che accrescano la qualità della vita dei cittadini lungo l’asse salute, istruzione, mobilità, offerta culturale, attività economiche di livello urbano. In questa direzione – ha precisato – vanno le nostre iniziative di rivitalizzazione dei borghi che, a partire dal Pnrr e poi con fondi regionali, cercano di favorire una maggiore attrattività”.
Il presidente si è soffermato sulla crisi internazionale del settore automobilistico che colpisce anche la Basilicata, con riflessi importanti per lo stabilimento Stellantis di Melfi e il suo indotto: “Insieme a sindacati e Confindustria – ha detto Bardi – abbiamo sollecitato il Governo a farsi carico della cassa integrazione (20%) e a sostenere le aziende dell’indotto; inoltre, abbiamo chiesto al Mimit di accelerare le procedure per l’area di crisi complessa di Melfi”. Bardi ha anche ricordato che la Regione ha tracciato un percorso amministrativo per l’installazione di un impianto biogas a supporto di Stellantis, mirato alla riduzione dei costi energetici.
“Questo governo regionale – ha detto il presidente – è chiamato a misurarsi con problemi di dimensione assai critiche, con il rischio di perdere migliaia di posti di lavoro. Sfide che necessitano di competenze e di expertise di assoluto livello, pensare di poterle affrontare con mezzi e competenze ordinarie mi sembra una illusione. Su questo ci attendiamo un contributo specifico proprio dal mondo imprenditoriale”.
Scendendo nel dettaglio delle problematiche locali che interessano il tessuto produttivo, il presidente ha raccolto le preoccupazioni degli imprenditori sullo stato di salute delle aree industriali: “Stiamo già investendo ed iniziando i lavori per la riqualificazione dell’area industriale di Tito con circa 22 milioni di investimento e la realizzazione di un’aviosuperficie. Interveniamo anche per la messa in sicurezza delle aree industriali con 8 milioni di euro. Dopo due anni di intenso lavoro siamo venuti a capo della titolarità dei lotti industriali nell’area del potentino e finalmente disponiamo di una mappa operativa delle disponibilità dele aeree per attività produttive e che si sta già lavorando per il raddoppio delle disponibilità nell’area industriale di Baragiano o di lavori per il raccordo ferroviario per la mobilità delle merci”. Sul fronte degli aiuti alle imprese, Bardi ha evidenziato lo stanziamento di circa 270 milioni di euro attingendo da fondi di coesione e ha annunciato che l’assessorato alle Attività produttive sta preparando una serie di avvisi destinati alle Pmi, con una dotazione di circa 130 milioni di euro, mirati a sostenere l’efficienza energetica, alla creazione di nuove imprese e start up, al sostegno dell’artigianato, all’accesso al credito e alla formazione continua. Quanto alla Zes unica, Bardi ha ricordato che la Basilicata ha un incentivo agli investimenti inferiore rispetto ad altre regioni Zes. “Abbiamo chiesto al ministro Fitto e al Governo – ha detto il presidente – una revisione di questa distribuzione per garantire condizioni più eque. Il ministro ci ha fornito rassicurazioni su questa rimodulazione e ora, con il suo nuovo ruolo in Europa, ci aspettiamo un percorso accelerato”.
Restando sul fronte dell’attrazione di investimenti, il presidente ha detto di aver condiviso con la Conferenza delle Regioni l’importanza di avviare partnership con altri Paesi per sviluppare collaborazioni strategiche di lungo termine. “Ricordo – ha precisato – che siamo capofila in tema di internazionalizzazione nella Conferenza Stato Regioni, un ruolo da valorizzare ed esercitare con efficacia: un’altra sfida per il governo regionale”.
Capitolo infrastrutture. In riferimento alla rete viaria, Bardi ha elencato una serie di progetti prioritari, come la Salerno-Potenza-Bari e la Matera-Ferrandina-Pisticci, e interventi in programmazione, a partire dall’adeguamento dello svincolo Satriano-Tito-Brienza e la Fondovalle del Sauro.
Infine una battuta sull’autonomia differenziata: “Chi ha una visione riformista – ha detto Bardi – non sottovaluta i pericoli del cambiamento ma ne accetta la sfida. La Basilicata deve uscire da una cultura della dipendenza e dell’assistenzialismo. Capisco che in una realtà che ha perso la spinta riformatrice di generazione di giovani andati via prevalgano le preoccupazioni e le paure, ma credo che sia nella responsabilità di una classe dirigente cogliere tutte le opportunità per tentare nuove strade, assumere maggiori responsabilità, provare ad intercettare quanto di nuovo propongono i trend economici e tecnologici per non ricadere in una nuova marginalità”.
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