La novità introdotta a partire dal 1° dicembre non riguarda i titoli di viaggio per i quali, al fine di beneficiare di uno sconto, è necessario presentare una autodichiarazione e anche, in una prima fase, gli abbonamenti degli studenti delle scuole superiori.
Per le operazioni di acquisto o di rinnovo di abbonamenti che non si potranno fare presso i tabaccai, ci si potrà sempre rivolgere alle biglietterie di Trentino Trasporti e a quelle di Trenitalia (stazioni di Trento e Rovereto), oltre che, a Pergine, all’edicola Arenella.
Si è ritenuto di utilizzare l’importante canale di vendita diffuso sul territorio rappresentato dai tabaccai per consentire anche il rinnovo degli abbonamenti, nell’ottica di incrementare l’utilizzo dei titoli di viaggio elettronici. Questo anche tenendo conto del positivo impatto sull’ampliamento dei canali di vendita garantito dai tabaccai, che dal 2021 possono caricare tutte le carte a scalare, con un incremento del valore delle ricariche (di carta a scalare) del 30% nell’ultimo anno (dato al settembre 2024 rispetto al 2023).
In Trentino sono circa 250 i tabaccai abilitati anche al rinnovo degli abbonamenti. A partire dal 1° dicembre 2024 ci si potrà recare presso di loro con la tessera smart card e chiedere il rinnovo dell’abbonamento: il tabaccaio procederà al rinnovo senza alcun onere aggiuntivo (commissioni) in capo all’utente.
Il rinnovo degli abbonamenti continua ad essere possibile anche presso le biglietterie di Trentino Trasporti e Trenitalia e presso gli ATM delle Casse Rurali. Inoltre gli abbonamenti sono rinnovabili anche presso le 6 biglietterie self service extraurbane di Lavis, Mezzocorona Borgata, Mezzocorona Ferrovia, Taio, Dermulo e Ponte Arche.
Informazioni dettagliate sull’elenco dei punti vendita sono disponibili all’indirizzo https://www.trentinotrasporti.it/tariffe/punti-vendita
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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