Nuove normative europee per limitare le emissioni inquinanti e aumento della produzione da parte delle case automobilistiche: così le auto elettriche nel 2025 potrebbero diventare più accessibili e iniziare a fare una reale concorrenza alle vetture tradizionali a diesel e a benzina.
Se le auto elettriche costeranno meno dal prossimo anno, questo aspetto potrà dare un impulso notevole alla mobilità sostenibile in Italia. E i modelli a batteria, finora frenati da un’opinione comune che li ritiene eccessivamente costosi, saranno sempre più protagonisti di quella rivoluzione in atto che va sotto il nome di transizione ecologica.
Ovviamente, nonostante si registri comunque una crescita delle vendite di auto elettriche di pari passo con un incremento delle colonnine di ricarica, lo scenario è complesso e non è affatto certo che possa concretizzarsi. Sarà dunque il 2025 l’anno migliore per acquistare un’auto elettrica?
Emissioni CO2: cosa dicono le nuove norme UE
Il 1° gennaio 2025 entra in vigore il regolamento per la riduzione delle emissioni di CO2 delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri di nuova immatricolazione, che stabilisce i nuovi livelli di prestazione. Tali parametri si pongono in linea con l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Secondo i dati UE, auto e furgoni sono responsabili rispettivamente del 16% e del 3% dell’anidride carbonica nel continente.
L’Unione Europea richiede quindi dal 2025 al 2029 una riduzione delle emissioni medie annuali di auto e furgoni nuovi del 15%. Nei prossimi quattro anni, quindi, l’impatto ambientale di tali mezzi si dovrà ridurre di 1,4 grammi di CO2 per chilometro. Si passerà così da un massimo consentito di 115,1 g/km a 93,6/km.
Per il successivo quadriennio 2030-2034 l’abbattimento delle emissioni medie dovrà essere ben più consistente: 55% per le auto nuove e del 50% per i veicoli commerciali nuovi. Il traguardo del 100% è fissato con la discussa scadenza dello stop europeo nel 2035 alla vendita di veicoli a combustione.
Come si muoveranno le case automobilistiche
Se i vari marchi non si adegueranno ai nuovi limiti stabiliti dall’Unione Europea, l’intero settore potrebbe incombere in sanzioni fino a 15 miliardi di euro complessivi. Lo ha recentemente dichiarato il presidente di ACEA (Associazione europea dei costruttori di automobili) e CEO di Renault, Luca De Meo.
Onde evitare una simile prospettiva, le case automobilistiche si dovrebbero muovere verso un aumento della produzione di auto elettriche. Che grazie a una maggiore offerta disponibile sul mercato diventerebbero più economiche. Di conseguenza, però, le auto a motore endotermico, destinate a scendere di numero, subirebbero l’effetto contrario. Tuttavia la situazione potrebbe rappresentare il decollo definitivo della mobilità elettrica in Italia. E forse fare da traino all’intero settore automotive, da tempo in affanno.
Un prossimo futuro però tutt’altro che certo, vista anche la questione degli incentivi auto Ecobonus 2025. Salvo cambiamenti, il Governo non li inserirà nella nuova legge di bilancio da approvare entro fine anno. Inoltre, in relazione al regolamento europeo, ci sono case come BMW e Renault che chiedono un rinvio. Stellantis, diversamente, è intenzionata ad accogliere da subito le novità.
Auto elettriche nel 2025: la posizione di Stellantis
A fine ottobre, il gruppo Stellantis ha annunciato l’intenzione di raddoppiare la quota di BEV. L’obiettivo è raggiungere il 24% delle vendite totali. In tal modo la produzione di auto endotermiche sarebbe rimodulata, limitandola al minimo necessario per mantenere la percentuale di veicoli BEV al livello richiesto. L’attesa maggiore è per la FIAT Grande Panda e per l’evoluzione di Leapmotor, marchio elettrico cinese di cui Stellantis detiene il 20% e da poco sbarcato in Italia.
Stellantis si muoverà in maniera differente a seconda dei singoli mercati del continente. In Italia e Spagna, che sono ancora indietro nella diffusione di auto elettriche (non raggiunge il 5%) l’obiettivo del 20% di auto a batteria entro il 2025 non sarà considerato. Invece, nei Paesi Bassi si potrebbe puntare al 50%. La stella polare, però, resta il rispetto degli obiettivi di emissione previsti dall’Unione Europea per il 2025.
Da tener presente che l’Unione Europea ha previsto inoltre, per i produttori, un sistema di crediti. Nel caso di superamento della soglia del 25% di auto ZLEV (Zero and Low Emission Vehicles, cioè con emissioni da 0 a 50 g/km) e del 17% per i furgoni, sarà consentito di ridurre proporzionalmente gli obiettivi di emissione fino al 5%.
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