All’interno della Bussola Mutui del terzo trimestre 2024 – il bollettino trimestrale realizzato da CRIF e MutuiSupermarket.it – si evidenzia come il terzo taglio consecutivo al costo del denaro (3,40% attuale, dal 4,50% di maggio) deciso a ottobre 2024 dalla Banca Centrale Europea, abbia influito positivamente sull’Euribor.
Questa dinamica ha contribuito, infatti, alla riduzione della media dei mutui a tasso variabile, passati da un tasso del 4,3% del secondo trimestre 2024 al 3,8% di inizio ottobre, con gli indici IRS che avevano in buona parte già incorporato il nuovo taglio.
Ripresa della domanda, flessione delle erogazioni:
Il calo dei tassi, sia fissi che variabili, ha favorito una crescita della domanda di mutui e surroghe, ma per analizzare il dato nella sua interezza, si osserva che nel primo semestre 2024 le surroghe hanno segnato un +17,6%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del -10,5%.
Nei primi nove mesi del 2024, inoltre, le richieste di mutui delle famiglie italiane sono aumentate del +7,2%, con un’accelerazione significativa del +18,8% nel mese di settembre.
Evidenziando una lenta risalita, in atto dalla metà del 2023, che l’ha riportata verso i livelli pre-pandemia.
Diminuzione del costo del denaro e ripartenza della domanda:
Dal giugno 2024, la riduzione del costo del denaro e le previsioni di ulteriori tagli hanno rafforzato la competitività del finanziamento immobiliare, rendendo più attraenti le offerte dei mutui per l’acquisto di una casa.
Mutui per surroga | domanda trainante:
Nel terzo trimestre 2024, i mutui per surroga a tasso fisso hanno continuato a trainare il mercato, rappresentando il 40% delle richieste online, seppur in leggero calo rispetto al 43% dei trimestri precedenti.
Parallelamente, la domanda di nuovi mutui è tornata a crescere, raggiungendo il 50% delle richieste online.
Polarizzazione della domanda sui mutui a tasso fisso | 99% delle richieste:
Nonostante il recente taglio del tasso BCE, persiste una significativa differenza tra gli indici IRS e Euribor, con una differenza media di 60-80 punti base a favore dei primi.
Questo ha portato a una netta preferenza per i mutui a tasso fisso, con il 99% delle richieste nel terzo trimestre 2024 orientato verso questa tipologia di finanziamento.
Confronto tra mutuo a tasso fisso e variabile:
Esaminando le migliori offerte di mutuo, emerge un divario significativo tra i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile.
Per un mutuo di 140.000 euro, con valore dell’immobile di 220.000 euro e durata di 25 anni, le differenze sono evidenti:
- Mutuo a tasso fisso: tasso 2,96%, rata mensile di 645 euro.
- Mutuo a tasso variabile: tasso 4,29%, rata mensile di 739 euro (94 euro in più).
Nonostante la previsione di un forte calo del tasso variabile nei prossimi trimestri, quindi, la convenienza iniziale della rata fissa favorisce ancora la scelta di quest’ultima, offrendo anche maggiore protezione contro i possibili rialzi inflazionistici nel periodo di rimborso.
Mutui a tasso fisso | risparmio di oltre 13.000 euro:
Considerando un mutuo di importo 120.000 euro con una durata di 20 anni per acquistare un immobile del valore di 220.000 euro, i migliori mutui a tasso fisso presentano attualmente un tasso del 2,50% (rispetto al 3,30% dello scorso gennaio), con una riduzione del -25% che si traduce in un risparmio di oltre 13.000 euro in interessi.
Prospettive per i prossimi trimestri:
Le aspettative di ulteriori riduzioni dei tassi alimentano l’ottimismo per i prossimi trimestri.
I futures sugli indici Euribor indicano, infatti, una possibile discesa del tasso a 3 mesi all’1,90% entro la fine del 2025, favorendo una crescita delle erogazioni di mutui, che mostrano già un incremento del +6,9% nel secondo trimestre 2024.
COMPRAVENDITE RESIDENZIALI
Segnali di ripresa nel secondo trimestre 2024:
Come indicato nelle recenti statistiche trimestrali, pubblicate dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (OMI), la dinamica in atto contribuisce alla ripresa delle compravendite residenziali, rilevando nel secondo trimestre 2024 il primo incremento (+1,2%) dopo sei trimestri di contrazione.
Invertendo la tendenza negativa del primo trimestre (-7,2%) e del 2023 (-9,7%).
Incremento del numero di mutui | segnali di recupero:
Nel secondo trimestre 2024, il 41,4% delle compravendite residenziali è stato finanziato tramite mutui casa, in aumento rispetto al 38,6% del primo trimestre e al minimo storico del 37,0% del quarto trimestre 2023.
Nonostante questa ripresa, la maggior parte delle transazioni continua a essere finalizzata utilizzando risparmi personali, con un mercato ancora cauto ma in graduale recupero.
Valori di mercato | incremento dei prezzi al metro quadrato:
Nel terzo trimestre 2024, i prezzi degli immobili oggetto di garanzia per i mutui ipotecari hanno registrato un aumento medio del +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le dinamiche variano tra le diverse tipologie di immobili:
- Immobili usati: incremento significativo del +6,7%.
- Immobili nuovi: crescita moderata del +1,8%.
- Immobili ristrutturati: incremento contenuto del +0,2%.
Valore medio e superficie degli immobili oggetto di garanzia:
Nel terzo trimestre 2024, il valore medio degli immobili offerti a garanzia per mutui ipotecari è di circa 168.000 euro, mentre la superficie commerciale media rimane stabile intorno ai 110 mq.
Suggerendo una domanda costante per immobili di medie dimensioni nel mercato residenziale.
Mutui e mercato immobiliare | alcuni segnali positivi:
In conclusione l’espansione della politica monetaria e il miglioramento delle condizioni economiche sembra stiano favorendo una progressiva ripresa del mercato immobiliare e della richiesta di mutui.
I prossimi mesi si potrebbero presentare come un’occasione per consolidare questa tendenza positiva, ma solo se le famiglie italiane saranno nella condizione di guardare al futuro con una maggiore fiducia.
Fonte: Crif.it – 18 novembre 2024
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