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Botta e risposta tra il presidente della commissione Controllo e garanzia Paolo Sola (M5s) e l’assessore comunale alla Tutela e il benessere animale Massimiliano Pignoli sul nuovo canile intercomunale che dovrebbe sorgere a Spoltore.

Per il primo il punto fatto proprio in commissione dimostrerebbe, in sostanza, che si è ancora al punto zero con un terreno da acquisire, forse da bonificare, un progetto da redigere e un finanziamento ministeriale del cui persistere non vi sarebbe certezza; per il secondo, al contrario, un’acquisizione ormai prossima e solo da formalizzare così come l’accordo con il Comune di Spoltore perché si realizzi il nuovo canile nell’area di Colle Cesa individuata e di proprietà della Provincia che ha già detto sì alla cessione, nessuna bonifica da fare, un progetto sì da redigere, ma nelle intenzioni già chiaro e il finanziamento ministeriale inserito nella pianificazione triennale delle opere pubbliche e dunque certo.

Quel che è certo è che quel canile lo si attende da tempo soprattutto da quando l’ambizioso progetto che l’imprenditore Daniel Kihlgren aveva in mente di realizzare è tramontato e il canile di via Raiale ha chiuso: era il 30 dicembre 2023.

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Nell’area di Colle Cese che la Provincia, fa sapere Pignoli, cederà per un corrispettivo di 44mila euro, la sua intenzione è quella di realizzare una vera e propria “oasi per animali” con canile, gattile e cimitero per gli animali. Un progetto che comunque, sottolinea, è da valutare se possibile in così grande dimensione proprio per l’ampiezza dello spazio a disposizione, ma per il quale si dice certo, il problema non sarebbe affatto economico. Se quegli spazi per Sola sono oggettivamente troppo ridotti per un progetto del genere (l’estensione del terreno è un quinto rispetto a quella dove doveva sorgere il progetto finanziato), anche sulla questione finanziamento esprime i dubbi che già quando si ebbe certezza che il canile di via Raiale avrebbe chiuso, aveva espresso e fino ad ora le rassicurazioni non avrebbero avuto alcun reale riscontro, sostiene.

“È assurdo che oggi, dopo tutto quello che il centrodestra ha combinato con la vergognosa vicenda della chiusura del rifugio di via Raiale, ci vengano ancora a raccontare di fantomatici progetti che non hanno le gambe per camminare dato che per tre anni non sono stati in grado di utilizzare i circa 600 mila euro di finanziamento pubblico disponibile per realizzare una nuova struttura, e ora vorrebbero far credere ai cittadini e alle associazioni di poter dislocare quel finanziamento altrove senza alcuna garanzia da parte del ministero”, dichiara al termine della commissione il presidente e Sola ricordando che quel finanziamento era stato ottenuto con un bando nel 2021 per il progetto di Kihlgren che avrebbe ceduto in comodato gratuito un suo terreno ricadente sempre nel comune di Spoltore. Ad oggi, aggiunge “non ci sarebbero conferme ufficiali da parte del ministero che, a distanza di tre anni, Pescara possa ancora attingere a quel finanziamento avendo cambiato nelle intenzioni sia la localizzazione del sito che il progetto iniziale”.

“È impensabile che il ministero stia ancora ad aspettare l’inerzia e l’incapacità del Comune di Pescara – sostiene l’esponente pentastellato – così com’è assurdo che l’assessore non si sia accertato del fatto che il finanziamento ci sia ancora oppure no, prima di avviare le procedure per l’acquisizione di un nuovo terreno che costerebbe alla collettività 45 mila euro rischiando però di non essere poi utilizzabile per il fine dichiarato”.

Un punto su cui a rassicurare è Pignoli: il finanziamento c’è, assicura e a dimostrarlo sarebbe il fatto che è stato inserito nella pianificazione triennale delle opere pubbliche.

Sola rilancia anche i dubbi su quel terreno che il Comune si appresta ad acquisire dalla Provincia e che si trova a pochi metri, sottolinea, di una ex discarica “quindi potrebbe essere ancora contaminato”. Anche su questo punto l’assessore comunale ribatte che di bonifica, secondo quanto gli sarebbe stato riferito dall’ingegner Scorrano, non ci sarebbe alcun bisogno. Un punto su cui però il presidente di commissione di certezze ribadisce di non averne perché a lui quanto avrebbe dichiarato Pignoli in seduta di commissione e cioè che “il sindaco mi ha dato garanzie”, non lo convince dato che “è lo stesso sindaco più di un anno fa dava già per certo il nuovo canile sul terreno di Kihlgren, con tanto di presentazione del progetto in consiglio comunale, poi naufragato nel disastro che tutti conosciamo”.

Per il consigliere comunale d’opposizione dunque “l’unico fatto consegnato alla storia è che questo centrodestra è quello che verrà ricordato per sempre per aver chiuso l’unico canile di Pescara, condannando i nostri amici animali, ancora oggi, a un’odissea tra rifugi convenzionati e permanenze senza fine nel canile sanitario, e scaricando le proprie responsabilità sulle spalle di volontari e associazioni che ogni giorno si sostituiscono a un’amministrazione assente e disinteressata”.

In tre mesi, dice al contrario l’assessore Pignoli “ho fatto tutto quello che in 15-20 anni non era stato fatto. Sto realizzando il canile non con le parole, ma con i fatti anche perché c’è un accordo di con il Comune di Spoltore sull’assenso all’uso di quel terreno che va solo formalizzato. Dall’opposizione solo chiacchiere: faccio fatti e non parole”, chiosa riferendo che per il progetto del nuovo canile “è stato già individuato il rup (responsabile unico del procedimento) che inizierà il suo lavoro non appena acquisito il terreno e per il progetto mi avvarrò anche delle capacità delle associazioni del mondo animale”.

I dubbi per Sola comunque restano e saranno ora i passaggi successivi a chiarire se davvero la realizzazione del nuovo canile è prossima. Da parte sua, conclude, rimane la volontà “di andare a fondo come abbiamo sempre fatto per verificare che almeno – conclude ribadendo le sue perplessità – non si buttino altri soldi pubblici acquistando terreni inquinati o inutilizzabili per progetti campati in aria per i quali non ci sono più i soldi”.