Un emendamento alla legge di bilancio 2025, in discussione alla Camera, presentato dai deputati di FdI Malagola e Coppo, prevedeva che “A partire dall’esercizio finanziario 2025, alle famiglie con reddito Isee non superiore ad euro 40.000,00 è riconosciuto un voucher, spendibile esclusivamente presso una scuola paritaria, per un importo annuale massimo pari a euro 1.500 per ogni studente frequentante una scuola paritaria primaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado. L’effettivo ammontare del voucher per ogni studente è calcolato sulla base di scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee e nei limiti di un finanziamento complessivo pari ad euro 65 milioni annui. Nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Istruzione e del merito è istituito un fondo dedicato agli interventi del presente comma, pari a 16,25 milioni per l’anno 2025, 65 milioni per l’anno 2026, 65 milioni per l’anno 2027”.
Sembrerebbe dunque andare in porto un passo significativo, anche se non risolutivo, verso la parità anche economica (quella giuridica è stata sancita dalla legge 62 del 2000, voluta dall’allora ministro Luigi Berlinguer), tra le scuole paritarie e quelle statali. Il ministro Valditara ha espresso interesse e disponibilità verso il contenuto dell’emendamento, ma lo ha fatto – forse temendo resistenze da parte del ministro dell’Economia Giorgetti – con parole che sono apparse caute: “Il governo è ben consapevole della importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie”, ha detto il titolare del MIM, che però ha così proseguito: “Stiamo riflettendo su questo argomento importante e stiamo già lavorando per individuare soluzioni praticabili”.
È certamente un’apertura nel merito della proposta, ma tutto dipenderà dall’esito del dibattito parlamentare e dalle valutazioni che farà Giorgetti sulla sostenibilità finanziaria dell’emendamento.
Ora pare che il bonus scuola sia arrivato fino a 2mila euro per studenti di famiglie con Isee sotto i 40mila euro per l’iscrizione a scuole paritarie convenzionate: è quanto prevede un emendamento (prima firma Lorenzo Cesa) segnalato da Noi moderati.
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