L’Agenzia spaziale europea ha annunciato il programma ’Boost!’ che prevede lo stanziamento di 44,22 milioni di euro per il cofinanziamento di quattro startup per la fornitura di servizi di lancio. Tutti i dettagli
L’Europa guarda ai privati per i nuovi lanciatori e servizi di lancio commerciali.
Il 19 novembre l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha annunciato che sta estendendo il suo impegno verso la nuova generazione di servizi di lancio europei a guida commerciale attraverso il suo programma “Boost!”, assegnando estensioni contrattuali a quattro startup per l’implementazione dei loro servizi di lancio, per un valore complessivo di 44,22 milioni di euro.
Le startup beneficiarie sono HyImpulse, Isar Aerospace, Orbex e Rocket Factory Augsburg (Rfa).
“I fornitori di servizi di lancio commerciali emergenti in Europa si stanno spingendo verso i loro primi lanci, Siamo molto interessati a vedere i loro razzi in funzione, diversificando questo tipo di offerta in Europa”, ha commentato Il direttore del Trasporto spaziale dell’Esa, Toni Tolker-Nielsen.
Tutti i dettagli.
IL VEICOLO DI LANCIO DI HYMPULSE
HyImpulse utilizzerà i finanziamenti per lavorare sul suo veicolo di lancio orbitale SL1, basandosi sul suo razzo sonda SR75. Ciò include il lavoro su un nuovo motore ibrido, avionica e un sistema di propulsione di terzo stadio.
Si tratta di “un passo importante per garantire la leadership dell’Europa nelle missioni scientifiche, commerciali e strategiche” ha affermato Christian Schmierer, Ceo e fondatore di HyImpulse.
COSA FA LA TEDESCA ISAR AEROSPACE
Isar Aerospace invece utilizzerà i finanziamenti per testare i primi due voli del suo piccolo veicolo di lancio Spectrum. A fine 2023 la startup bavarese puntava al volo di prova del suo lanciatore già nel 2024 dallo spazioporto di Andoya, in Norvegia.
“Considerando gli attuali sviluppi politici è chiaro che l’Europa deve ripensare le sue modalità di accesso allo spazio” ha commentato la responsabile commerciale dell’azienda Stella Guillen. “Questo – aggiunge – potrebbe essere solo l’inizio. Per poter competere a livello globale, istituzioni e governi devono diventare clienti abituali”.
I PROGETTI DELLA BRITANNICA ORBEX
Per quanto riguarda Orbex, la società britannica utilizzerà i finanziamenti per i test integrati del suo veicolo di lancio Prime che sta sviluppando per un primo lancio già nel 2025. “Questa estensione del finanziamento ci consentirà di compiere il passo successivo fondamentale nel nostro viaggio mentre ci avviciniamo al lancio inaugurale del nostro microlanciatore, Orbex Prime, il prossimo anno”, ha affermato Phil Chambers, amministratore delegato di Orbex, in una dichiarazione.
E QUELLI DI RFA
Infine, l’ultima startup beneficiaria del programma Boost dell’Esa è Rfa, che ha perso il primo stadio del suo primo razzo Rfa One ad agosto, quando è stato distrutto durante un test di fuoco statico, utilizzerà il contratto Esa per competere con un nuovo primo stadio ed eseguirne i test. “Boost! è un investimento cruciale per il futuro accesso allo spazio in Europa, che guida la concorrenza e l’innovazione in tutto il settore”, ha affermato Jörn Spurmann, direttore commerciale di Rfa, in una dichiarazione.
L’ESA SOSTIENE LE STARTUP PER NUOVA GENERAZIONE DI LANCIATORI E SERVIZI DI LANCIO COMMERCIALI
Come ricorda SpaceNews, il finanziamento aggiuntivo arriva in mezzo alle preoccupazioni europee in corso sull’accesso allo spazio anche dopo il lancio inaugurale di successo dell’Ariane 6 a luglio e il previsto ritorno al volo del Vega C a dicembre.
Per la prima volta da decenni, il Vecchio Continente non ha disposto di un lanciatore per portare in orbita i suoi satelliti. Oltre il ritiro di Ariane 5 dopo l’ultimo volo del luglio 2023, Ariane 6 ha subito ritardi e con il debutto costantemente rinviato (dalla previsione iniziale del lancio nel 2020), mentre Vega è rimasto bloccato sulla rampa di lancio a seguito del fallimento il 20 dicembre 2022 del primo volo commerciale di Vega C (il lanciatore leggero europeo progettato e prodotto dall’italiana Avio). Inoltre, a causa della guerra in Ucraina, l’Europa ha interrotto i lanci tramite il razzo russo Soyuz da Kourou in Guyana da febbraio 2022.
Prima del debutto di Ariane 6 e del ritorno in volo di Vega C, l’Europa si è dovuta affidare quindi ai razzi Falcon 9 di SpaceX per alcune missioni governative europee. Adesso il Vecchio Continente si è riappropriato dell’autonomia nell’accesso allo spazio con Ariane 6 e Vega C, ma con il programma Boost, l’Esa intende così supportare una nuova generazione di lanciatori e servizi di lancio commerciali.
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