Una lettera di Matteo Philippe per rilanciare Casale, un tempo fiorente Capitale del Monferrato, oggi alla ricerca di nuove opportunità per i giovani e la comunità.
Casale Monferrato, 31 ottobre 2024 – Alle ore 21 di un giorno prefestivo, le strade della “Capitale del Monferrato” appaiono vuote, senza vita. Questo scenario, raccontato da Matteo Philippe, giovane monferrino e vice coordinatore pendolari di Casale Monferrato, rappresenta il simbolo di una città che ha bisogno di rinascere e tornare a vibrare come un tempo.
Una città che merita di brillare
Nonostante gli investimenti significativi, come i 2.940.000 euro spesi per il paraboloide, e l’impegno costante di chi organizza eventi come il mercatino domenicale o le mostre al Castello, la vitalità di Casale sembra limitata a poche occasioni speciali, come la Festa dell’Uva o la Fiera di San Giuseppe. La città, un tempo animata da cinema, discoteche e bowling, oggi fatica a offrire ai giovani luoghi di incontro e svago.
“Casale Monferrato merita di brillare di una luce nuova e sincera”, scrive Philippe, invitando la comunità a unire le forze per rilanciare la città.
Un futuro per i giovani
Secondo Philippe, è fondamentale investire in spazi dedicati ai giovani e in infrastrutture che incentivino il turismo. Luoghi come il Mercato Pavia, la ex Nino Bixio e l’Ex Candiani rappresentano opportunità preziose per creare punti di aggregazione e attività culturali. Inoltre, una rete di trasporti più capillare sarebbe cruciale per connettere Casale con il resto del territorio, rendendola più accessibile ai visitatori.
Il richiamo alla collettività
Philippe sottolinea l’importanza di mettere da parte le divisioni politiche e valorizzare ogni proposta costruttiva per il bene della comunità. “Dobbiamo unire le forze per rendere Casale un luogo dove vivere e crescere sia davvero possibile.”
Un appello per Casale Monferrato
La lettera di Matteo Philippe è un invito a ripensare il futuro di Casale Monferrato, costruendo una città capace di accogliere giovani e famiglie, offrendo opportunità e stimoli culturali. Casale non deve essere solo una città del passato, ma anche del futuro.
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Riceviamo e pubblichiamo
Desertificazione giovanile a Casale: lettera di un giovane ragazzo monferrino desideroso di cambiamento.
di Matteo Philippe
La nostra Casale, “Capitale del Monferrato”, appare spoglia alle 21 del 31 ottobre, giorno prefestivo. Le strade sono vuote, senza nessun passante in giro. Forse i turisti sono tutti catturati dal nuovo paraboloide, un’opera che rappresenta un investimento decisamente molto importante per la nostra città – €2.940.000 –
Casale si anima ancora in poche, pochissime occasioni speciali, come la Festa dell’Uva o la Fiera di San Giuseppe. Tuttavia, è chiaro che la nostra città abbia bisogno di stimoli nuovi e costanti nel tempo per tornare a vibrare come un tempo. Oggi vediamo numerosi negozi chiusi e l’impegno di chi organizza eventi, come il mercatino domenicale o le mostre al Castello, merita sicuramente un elogio, anche se non basta da solo a rendere viva la Nostra città.
Per auspicare un prospero futuro, occorrerebbe pensare a spazi dedicati ai giovani e a nuove opportunità di incontro e svago, incentivando il turismo attraverso una rete di trasporti più capillare. I grandi spazi ancora inutilizzati o poco utilizzati, come il Mercato Pavia, la ex Nino Bixio e l’Ex Candiani devono essere sfruttati e valorizzati meglio.
Triste è constatare, infatti, quando si parla con con gli adulti, la gloria svanita di Casale.
Si è passati dall’avere come luoghi di raccoglimento diversi cinema, discoteche e bowlings al McDonald’s, i cui lavoratori meritano tutto il nostro rispetto, soprattutto perché spesso devono confrontarsi con persone e situazioni poco piacevoli.
Casale Monferrato merita di brillare di una luce nuova e sincera, priva di demagogia.
Bisogna unire le forze e lavorare per il bene della nostra collettività, Casale Monferrato, mettendo da parte le differenze politiche e valorizzando ogni proposta volta al miglioramento della nostra città, anche se viene suggerita dallo “schieramento opposto”.
Matteo Philippe, vice coordinatore pendolari Casale Monferrato che, per oggi, non vi parla di treni.
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