Il parco commerciale che sorge tra il centro “Puntadiferro” il casello dell’autostrada A14, il Formì, compie un anno. Era il 28 ottobre dell’anno scorso quando venne inaugurato, con diversi negozi già aperti dal mese precedente ed ancora prima per quanto riguarda la ristorazione. Le aperture si sono aggiunte man mano, fino all’ultimo arrivo, il negozio “Poltrone e Sofà”, aperto a fine agosto nell’ultima palazzina costruita proprio nell’area centrale del distretto dedicato al commercio. Un’area che, a una anno di distanza, si può definire conclusa e completamente realizzata: 24 megastore di grandi estensioni, su una superficie di vendita di 19mila metri quadri.
Il Formì ha ulteriormente cambiato le abitudini di shopping dei forlivesi, nell’ambito di un equilibrio già precario – se non ormai definitivamente sbilanciato – tra centro storico e la grande polo commerciale a ridosso dell’autostrada, dove se si sommano Formì, Puntadiferro e altre aree commerciali adiacenti (per esempio quella del ‘Globo’, che è formalmente fuori dalla gestione comune del Formì, il King su via Puntadiferro) si aggira intorno ai 50mila mq tra aree destinate alla vendita e alla ristorazione. Non sono disponibili dati su quanta della clientela provenga da fuori città, tenuto conto dell’attrattività dell’essere subito di fronte al casello autostradale. Intanto il Formì festeggia il suo primo anno con un concerto gratuito dei The Kolors, domenica pomeriggio.
A fare un bilancio del primo anno è Valentino De Falco, direttore di Formì: “Siamo contenti dei risultati in costante crescita di Formì, le aspettative sono soddisfatte e abbiamo un ottimo riscontro dalla clientela”, spiega. “Anche la distribuzione dei pass gratuiti per il concerto dei The Kolors è andata molto bene, i clienti hanno apprezzato, dopotutto gli artisti sono di fama internazionale e molto amati dal pubblico”.
Ad ora quanti negozi e servizi di ristorazione, a quanti metri quadri di superfici di vendita siete arrivati ora con le ultime aperture?
“Il piano prevedeva 19.000 mq di superfici di vendita ad oggi totalmente realizzate e occupate; le attività sono 24 di cui 18 divise fra abbigliamento, beni per la casa, animali, elettronica e 6 di ristorazione”.
Avete fatto analisi sulla clientela in questo primo anno? In quanti vengono da fuori e quanti sono invece acquirenti di Forlì?
“Sono state svolte diverse analisi di mercato e la clientela della città di Forlì è sicuramente quella in percentuale maggiore, ma un buon riscontro c’è anche dai comuni limitrofi”.
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In estate avete fatto una programmazione organica di eventi gratuiti, che riscontro avete avuto?
“Gli eventi estivi sono stati organizzati proprio nell’ottica di intrattenere chi durante l’estate è stato in città; la programmazione è stata apprezzata non solo dalle famiglie che hanno portato i bimbi agli spettacoli di burattini, ma anche dai più grandi che hanno passato qualche ora in spensieratezza con buona musica”.
Qual è lo scopo di una programmazione di eventi nelle aree comuni del Formì, cioè non a beneficio di un singolo negozio ma di tutto il distretto commerciale in generale?
“Sì, corretto…lo scopo degli eventi nelle aree comuni è quello di portare più gente possibile a Formì con l’obiettivo che tutti gli operatori ne possano beneficiare”.
Avete qualcosa in mente per gli allestimenti del Natale?
“Stiamo lavorando a un piano organico ma già dalle prossime settimane provvederemo a installare le luminarie di Natale”.
L’area, a differenza del centro commerciale Puntadiferro non è servita dal trasporto pubblico urbano. E’ una mancanza che avvertite?
“Sicuramente le due realtà sono molto vicine e complementari ma da pianificazione è già stata prevista all’interno di Formì una fermata degli autobus la cui definizione ci sarà nei prossimi mesi”
Oltre allo shopping sono previsti ampliamenti verso altri servizi, per esempio maggior presenza di ristorazione, servizi alla persona come estetista, parrucchiera etc. o addirittura uffici?
“Al piano primo dell’edificio di Poltrone e Sofa abbiamo già inserito una palestra di pilates e stiamo inserendo anche degli uffici. Restano disponibili 300mq ad uso artigianale mentre non vi è altro spazio per attività commerciali”.
Il tema, sempre ricorrente, è la concorrenza al centro storico, rafforzata da una strategia di valorizzazione del Formì che è emersa molto simile per quanto riguarda proprio gli eventi. Come risolvere la questione?
“Riteniamo che le due realtà possano convivere e non siano in concorrenza l’una con l’altra. Per i futuri eventi ci stiamo coordinando con il Comune affinché non ci sia sovrapposizione”.
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