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Wanna Marchi, l’ex regina delle televendite, e sua figlia Stefania Nobile sono ancora due star. Ricercatissime dalla televisione. Anche da Bruno Vespa. «Non ci vado neanche morta!», esclama al settimanale Gente che le ha incontrate a poche ore dalla loro partenza per Miami. Mica male. Due star che la gente ferma ancora per strada per un selfie. La loro storia ha fatto il giro dell’Italia, Isole comprese. Di loro si sa tutto, carcere compreso. A proposito: «Non lo auguro a nessuno. A chi odio auguro la morte, non la galera», racconta Stefania al settimanale diretto da Umberto Brindani.

La condanna

Madre e figlia sono state condannate per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Dopo aver scontato 9 anni e sei mesi dal 2015 sono libere e ancora molto facoltose. A Milano, non è la prima volta che vengono paparazzate con super macchinoni, girano anche con una Lamborghini Urus del valore di 250 mila euro. Insomma qualcosina sono riusciti a mettere da parte. «Avevamo investito nella ristorazione e in alcuni locali tra Milano e l’Albania. E continuo a portare avanti queste attività. Mia mamma sta con me, anche perché i clienti vogliono al tavolo Wanna Marchi: la amano e desiderano ascoltare i suoi racconti».

Stefania prova ancora tanta rabbia. E a Gente dice tutto: «Quello che è successo a noi non è servito a niente. I maghi sono milioni e sono ancora tutti lì che esercitano in casa, in cantina, e in nero. Fanno molti più danni di quelli di cui siamo state accusate noi che operavamo alla luce del sole con la nostra società. Insomma, dopo la nostra vicenda mi sarei aspettata un “decreto anti mago”». E invece niente. La cosa che fa più male a Stefania è che sua madre non sia più dentro il mondo del piccolo schermo: «Vorrei rivedere mia madre in televisione. Quello è il suo posto». Qui interviene Wanna: «Vorrei condurre un talk che dia voce alla gente».

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La vita nel lusso

Ma anche senza tv se la passano davvero bene. Perché oltre i macchinoni c’è anche lo champagne! «Noi viviamo nel lusso: vendo champagne! Tutte le sere beviamo bottiglie pazzesche che ci offrono i clienti dei locali, mangiamo caviale e facciamo una vita bellissima, ma non spendiamo niente. Io sono una dipendente del mio ex compagno. Ho uno stipendio buono. Prima guadagnavamo miliardi, ma non avevamo il tempo di spenderli. Oggi non guadagniamo le stesse cifre, ma abbiamo imparato a goderci la vita». Inutile chiederle se gli italiani le hanno perdonate. «Chi è frustrato, si accanisce contro di noi e ci considera la sintesi di tutti i mali. Ci vedono più forti di prima e quindi stiamo sul ca**o. E felici di esserlo». Poi ci sono i desideri di Wanna da esaudire: «Io sono una patita del parrucchiere, non ne posso fare a meno. Mi piacerebbe averne uno personale da portarmi sempre dietro. Il desiderio più grande però, è vivere in pianta stabile in Albania: lì mi sento a casa». Intanto Netflix sta preparando una seconda serie. «Bolle in pentola un nuovo progetto seriale, non escludo che si possa ripartire dalla reunion con Do Nascimento». Ma «si parlerà del nostro presente, di come viviamo oggi».

 

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