Una partita brutta ma che frutta due punti ad una Reyer spenta, opaca ed imprecisa. San Martino se la gioca al meglio, mette un’energia incredibile, forza un overtime, vola sul +3 a 143″ dalla termine con possesso in mano ma non riesce a chiudere i conti complici due-tre ingenuità che contro una big vengono pagate a carissimo prezzo. Le fatiche di coppa per le oro-granata si fanno sentire, non tanto per il ko rimediato con Praga, quanto per un senso di stanchezza che è parso evidente. Le “Lupe” ci hanno provato senza mollare, ma vengono punite dai dettagli, forse anche oltre i propri demeriti difensivi ed offensivi. Che sia braccino del tennista o altro è difficile da dire.
Finisce 71-72 per le campionesse d’Italia, con il giallo del canestro finale di Stankovic che potrebbe essere viziato da uno sfondamento di Smalls in penetrazione: la sensazione è che l’americana commetta infrazione, ma la scelta arbitrale è stata diversa. Per la Reyer 24 di Kuier con 3 rimbalzi, 3 stoppate e 5 palle perse, 14 con 8 falli subiti di Smalls e 12 con 3 recuperi e 6 assist di una Villa davvero spettacolare in tanti momenti. Per le padrone di casa ce ne sono 17 con 6 rimbalzi di Simon, 12 di D’Alie, 14 di Robinson e 16 con 8 rimbalzi di una positiva Bickle.
La Reyer salva la pelle a San Martino: Stankovic e Pan decisive
La Reyer salva la pelle ed espugna San Martino all’ultimo possesso possibile ed immaginabile, con Stankovic brava a ricevere e concretizzare il lay-up del sorpasso su assalto centrale di Smalls che coglie impreparata la difesa delle Lupe. Nel complesso il successo lagunare è meritato visto che per 40′ su 45 le ospiti sono state in vantaggio non riuscendo mai ad “ammazzare” la partita, mentre la recriminazione più grande per le padrone di casa è certamente legata al fatto che per 2-3 volte negli ultimi 80″ il possesso è stato gettato alle ortiche: una volta con una persa+antisportivo deleteri e l’ultima con quella linea pestata da D’Alie che consegna di fatto i 2 punti alla squadra di Mazzon.
Se è vero che sembra esserci sfondamento di Smalls sull’ultimo possesso veneziano, è altrettanto evidente che la gestione dei possessi cruciali delle giallo-nere è stata davvero rivedibile: lucidità mancante o paura di azzannare la big? Nel finale alla fine esce tutta la testa della grande squadra, quella abituata a vincere, quella esperta, si vince anche così. Certo i rimpianti per le ragazze di Piazza sono giganteschi e non solo per la gestione finale degli attacchi, ma anche perché non ricapita spesso di giocare contro una formazione dal talento smisurato come la Reyer che tira 1/17 dall’arco e perde ben 23 palloni: il risultato poi porta i 2 punti in laguna e gli applausi alle “Lupe”, ma ora se ne fanno poco.
La partita è stata brutta in generale, molto spezzettata, con tantissimi errori (47 palle perse complessive) e con un’intensità da playoff che certamente la squadra di Piazza mette spesso in campo, mentre le oro-granata pur essendo in un buon momento devono carburare appieno ancora ed hanno alti e bassi da diverse giocatrici. Basti pensare che nella serata di oggi Stankovic è stata molto in difficoltà prima di realizzare il canestro che ha portato i 2 punti, così come Smalls aveva faticato ad entrare in partita prima di giocare un secondo tempo da protagonista. In una partita equilibrata decisa dagli episodi, alla fine esce a braccia alzate la squadra veneziana, con la difesa splendida di Pan come copertina: queste partite si vincono soprattutto con la testa.
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