31 ott 2024 di Marianna Giannoni
L’ AD Alessandro Canevarlo traccia il bilancio spiega cosa verrà fatto per migliorare ultiormente l’impianto lombardo
Il Cremona Circuit ha superato la prima prova Superbike e si prepara per la prossima. È appena scattata la prevendita 2025 con il 20% di sconto, un appuntamento che pare lontano invece è molto vicino: si correrà praticamente tra sei mesi. L’Italian Round 2024 era ricco d’incognite invece ha ottenuto ampi consensi. Nonostante la capienza ancora piuttosto limitata, non c’è stato il tutto esaurito però il Cremona Circuit è piaciuto molto ai piloti, ai team ed anche al pubblico che ha guardato le gare il tv.
L’appuntamento era per certi aspetti molto romantico. Celava la storia del piccolo impianto che riesce ad un ospitare un grande evento in tempi record. La tripletta di Danilo Petrucci è stata poi la classica ciliegina sulla torta di un week-end quasi perfetto. “Ci eravamo prefissati di organizzare un appuntamento del Mondiale Superbike nell’arco di diversi anni invece ci siamo riusciti in pochi mesi – spiega l’Amministratore Delegato Alessandro Canevarolo a Corsedimoto – ci è successo di tutto, tra maltempo ed imprevisti di ogni tipo. Ci è mancata solo la neve in agosto [ride]. Praticamente abbiamo iniziato a lavorarci in febbraio ma ci sono stati vari stop legati alla pioggia. Se devo dare un voto, do un sette perché si è corso regolarmente e già fare le gare è stato super positivo, è riuscito tutto abbastanza bene”.
Vi aspettavate una maggiore affluenza di pubblico?
“Ci sono mancati quei 5 o 6 mila spettatori che probabilmente sono andati a vedere la MotoGP. La sovrapposizione di Misano-2 non ci ha certo aiutato”.
Su cosa state lavorando ora?
“Per la gara del 2025 dobbiamo curare i dettagli, qualcosa a livello di cartellonistica e piccole cose che avevamo lasciato indietro. Si correrà a maggio e non c’è il tempo di fare tanto. Quella che ci frena è la parte burocratica quindi i permessi e le autorizzazioni: siamo in Italia e si sa come vanno le cose”.
Ospitate la Superbike ma non il CIV. Come si spiega?
“Nei week-end del Mondiale Superbike sono presenti un centinaio di piloti mentre al CIV, considerando anche i trofei, sono circa il doppio. Come ho già accennato è una questione di spazio. Nel Campionato Italiano praticamente tutti i team hanno i bilici e le hospitality, non è come in Coppa FMI in cui molti vengono con i furgoni e quasi nessuno ha l’hospitality. A noi piacerebbe avere anche il CIV e la Federazione stessa ci terrebbe. Dobbiamo ampliare il paddock, vediamo se riusciremo a farlo per il 2026″.
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