Nell’ambito delle discussioni sulla Legge di Bilancio 2025, un emendamento specifico ha attirato l’attenzione: l’introduzione di un bonus fino a 1.500 euro per studenti iscritti a scuole paritarie. La proposta, avanzata da Fratelli d’Italia, prevede un supporto economico destinato alle famiglie con un reddito Isee inferiore a 40.000 euro. Tuttavia, l’iniziativa sta generando accese discussioni, mettendo in evidenza le difficoltà del sistema scolastico pubblico.
Un aiuto alle famiglie delle scuole paritarie
La misura si propone di sostenere le famiglie che scelgono scuole paritarie, spesso percepite come economicamente inaccessibili. Il voucher, che può raggiungere un valore massimo di 1.500 euro per studente, varia in base al reddito: maggiore è la difficoltà economica, maggiore sarà il beneficio.
L’iniziativa copre le spese per la frequenza nelle scuole primarie, secondarie di primo grado e nel primo biennio delle superiori. Secondo il testo dell’emendamento:
“A partire dall’esercizio finanziario 2025, alle famiglie con reddito Isee non superiore a 40.000 euro è riconosciuto un voucher annuale massimo di 1.500 euro per ogni studente frequentante una scuola paritaria primaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado.”
Per finanziare il bonus, sono previsti 16,25 milioni di euro per il 2025, che saliranno a 65 milioni l’anno a partire dal 2026.
Critiche: quale impatto sulla scuola pubblica?
La proposta ha suscitato preoccupazioni tra i difensori del sistema scolastico pubblico. Esponenti del Movimento 5 Stelle hanno espresso timori che il bonus possa favorire le scuole private, sottraendo risorse vitali alla scuola pubblica.
Secondo i deputati Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato:
“Incentivare l’iscrizione alle scuole paritarie con il supporto economico del bonus potrebbe contribuire a svuotare la scuola pubblica e ridurre ulteriormente i fondi destinati al suo miglioramento.”
Le scuole pubbliche affrontano già problematiche significative, come carenze di insegnanti, strutture obsolete e un alto tasso di abbandono scolastico in alcune aree. Questa iniziativa, secondo i critici, rischia di aggravare la situazione.
Un sistema educativo sempre più diviso
La proposta si colloca in un contesto più ampio di riforme e tagli che stanno trasformando il sistema scolastico italiano. Tra le decisioni recenti, spiccano:
- Riduzioni al personale scolastico;
- Introduzione di corsi abilitanti a pagamento per futuri insegnanti.
Queste scelte, secondo molti, aumentano le disparità e riducono l’inclusività del sistema educativo. Le scuole pubbliche, che già fronteggiano oltre 100.000 posti vacanti per insegnanti, rischiano di rimanere ulteriormente indietro rispetto agli istituti privati.
Bonus alternativo di 500 euro per attività educative
Oltre al voucher per le scuole paritarie, Fratelli d’Italia ha proposto un ulteriore bonus annuale di 500 euro per ogni figlio a carico fino ai 14 anni. Questo contributo è destinato a coprire spese per attività extrascolastiche, come:
- Corsi di lingua straniera;
- Educazione musicale e sportiva;
- Percorsi culturali e turistici.
Anche questa iniziativa mira a sostenere le famiglie, ma è subordinata a requisiti specifici che potrebbero limitarne l’accesso.
Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata ai bonus giovani.
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