Il Somaliland e la sfida per il riconoscimento internazionale #finsubito prestito immediato

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Il Somaliland, regione autonoma della Somalia, ha recentemente condotto un’importante tornata elettorale presidenziale, considerata da molti come un passo significativo verso l’ambito obiettivo del riconoscimento internazionale.

Da oltre trent’anni, questa regione del Corno d’Africa, che ha dichiarato l’indipendenza nel 1991, si autogoverna in modo stabile e con un certo grado di successo, pur senza ottenere ufficialmente lo status di nazione sovrana.

Somaliland, una storia di autodeterminazione

Il Somaliland si estende in una posizione strategica che collega l’Oceano Indiano e il Mar Rosso. Dopo il crollo del governo centrale in Somalia nel 1991, questa regione ha intrapreso un percorso autonomo, puntando su un modello di governo stabile e orientato allo sviluppo, diversamente dalla situazione turbolenta e frammentata della Somalia stessa.

Tuttavia, nonostante la relativa pace e la continuità amministrativa del Somaliland, nessun paese ha ancora formalmente riconosciuto la sua indipendenza.

Questa mancanza di riconoscimento internazionale limita fortemente l’accesso ai finanziamenti esterni e ostacola la mobilità dei suoi circa sei milioni di abitanti, che vedono nell’isolamento internazionale un freno al progresso e alla partecipazione economica globale.

Elezioni e  stabilità interna

Le elezioni presidenziali, tenute mercoledì scorso, rappresentano un punto di svolta per il Somaliland. Il presidente in carica, Muse Bihi Abdi, in carica dal 2017, ha cercato la rielezione contro il leader dell’opposizione Abdirahman Cirro. Queste elezioni, inizialmente previste per il 2022 ma poi rinviate con una proroga del mandato di Bihi, evidenziano l’impegno della regione a mantenere un sistema democratico, nonostante le sfide politiche e le risorse limitate.

Questo spirito di autodeterminazione è uno dei fattori su cui i leader del Somaliland basano la loro richiesta di riconoscimento: vogliono dimostrare che, a differenza di molte altre aree di crisi del Corno d’Africa, il Somaliland ha creato un sistema istituzionale funzionante e democratico.

Il riconoscimento: una necessità per lo sviluppo economico

Il riconoscimento internazionale è visto dai leader del Somaliland come un passo indispensabile per sbloccare il potenziale economico della regione e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. L’assenza di un riconoscimento ufficiale preclude infatti l’accesso ai prestiti e ai finanziamenti delle principali istituzioni internazionali, riducendo significativamente le risorse disponibili per lo sviluppo infrastrutturale, sanitario ed educativo.

Il Somaliland ha tuttavia trovato un’opportunità di dialogo con paesi vicini come l’Etiopia, paese senza sbocco sul mare che potrebbe trarre benefici da un accesso alla costa somala. Un accordo preliminare firmato a gennaio tra Hargeisa, la capitale del Somaliland, e Addis Abeba, prevede infatti la concessione di una striscia di terra sul litorale alla nazione etiope in cambio di un riconoscimento diplomatico ufficiale. Questo accordo rappresenta un’opportunità cruciale, dato che l’Etiopia è una potenza regionale con un ruolo di spicco nella diplomazia del Corno d’Africa.

Nonostante questi progressi, il percorso verso il riconoscimento rimane difficile. Il governo centrale di Mogadiscio non accetta l’idea di una Somalia divisa e considera il Somaliland come parte integrante del proprio territorio, una posizione che trova sostegno tra molti stati internazionali. A livello globale, molti paesi temono che un riconoscimento del Somaliland possa alimentare istanze separatiste in altre regioni del mondo, creando così un pericoloso precedente.

Inoltre, la complessa situazione geopolitica del Corno d’Africa, influenzata da rivalità internazionali e dalle crisi in paesi vicini, rende il riconoscimento diplomatico del Somaliland una questione delicata, che coinvolge interessi di attori globali e regionali.

Il futuro del Somaliland

Il Somaliland ha compiuto progressi notevoli in termini di stabilità e governance, guadagnandosi una reputazione positiva in un contesto regionale spesso caratterizzato da instabilità e conflitti. Tuttavia, l’obiettivo del riconoscimento richiede un consenso diplomatico che, al momento, resta lontano.

I prossimi passi della regione riguarderanno probabilmente una maggiore apertura al dialogo con la comunità internazionale, puntando su accordi economici strategici che possano portare a una legittimazione graduale. Le recenti elezioni e la collaborazione con l’Etiopia rappresentano segnali di un Somaliland deciso a portare avanti il sogno di indipendenza, con la speranza che i suoi sforzi siano presto riconosciuti a livello internazionale.