Scade il bonus verde e il 31 dicembre 2024 sarà la data ultima per poter usufruire delle detrazioni fiscali collegate a questa agevolazione. Del bonus infatti, non si parla affatto nella nuova manovra di Bilancio, motivo per cui è giusto presupporre che non sarà rinnovato nel 2025 e che non lo ritroveremo nell’anno che verrà.
Il 31 dicembre 2024 scadrà il bonus verde, a meno che il suo nome non venga inserito nella nuova manovra di bilancio, cosa che finora non è accaduta. Infatti, allo stato attuale della bozza non vi sono menzioni ad eventuali estensioni del bonus verde nel 2025, il che fa presagire che non ci sarà alcun rinnovo. Di conseguenza, chiunque voglia usufruire delle agevolazioni e della detrazione fiscale del bonus, deve farlo necessariamente entro la fine del 2024.
Ovviamente, essendo la bozza di bilancio ancora in discussione parlamentare, nulla è ancora detto e potrebbero ancora esserci speranze per una proroga. Anticipare le evenienze però, rimane la miglior soluzione possibile, perchè si ricorda che anche in caso di rinnovo, non si possono escludere modifiche a ribasso per quanto riguarda la percentuale di detrazione, oppure l’importo massimo detraibile.
Scade il bonus verde
Il bonus verde è un bonus nato nel 2018, che mira a incentivare e tutelare le aree verdi e gli spazi aperti negli immobili residenziali di proprietà. L’obiettivo principale del bonus è quindi quello di migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità e delle città, promuovere le pratiche ecologiche e mitigare le temperature urbane. Si tratta quindi di un bonus che si sposa perfettamente alla linea di condotta scelta dall’Unione Europea nei confronti della sostenibilità e della transizione ecologica.
Grazie al bonus verde infatti, si può recuperare una parte della spesa sostenuta per riqualificare il proprio spazio esterno, che questo sia un balcone, un terrazzo o un giardino. Per la precisione, gli interventi che rientrano nel raggio d’azione del bonus verde sono:
- piantumazione di piante;
- creazione di giardini pensili;
- coperture verdi;
- riqualificazione di tappeti erbosi;
- installazione o manutenzione di impianti di irrigazione;
- installazione o manutenzione di pozzi.
Purtroppo però, nella nuova manovra non c’è.
L’addio il 31 dicembre 2024
Usufruendo del bonus verde si può recuperare il 36% delle spese sostenute per le riqualificazioni, in 10 anni e in importi di pari entità. Il tetto massimo di spesa su cui agisce il bonus è fissato a 5.000 euro per ogni unità immobiliare, e la data ultima per usufruirne è il 31 dicembre prossimo. Per questo c’è bisogno di affrettarsi e far rientrare tutte le spese, che devono essere pagate con metodi tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.), entro l’anno fiscale 2024.
Se il bonus mobili è stato riconfermato in toto, il bonus ristrutturazioni è stato invece modificato per quanto riguarda la seconda casa. Proprio come il bonus verde infatti, anche in questo caso conviene anticipare tutte le spese al 2024, poichè con il nuovo anno le agevolazioni subiranno un drastico calo. Insomma, la nuova manovra di bilancio cambierà parecchie carte in tavola per i bonus edilizi e le agevolazioni a disposizione degli italiani. Nonostante le probabilità che il testo subisca nuove modifiche siano scarse, non è ancora detta l’ultima parola. Infatti, nel testo è contenuto ancora il bonus caldaia, che andrebbe in aperto contrasto con la Direttiva Case Green dell’UE, al contrario del bonus verde che invece la seguirebbe perfettamente. Non resta che attendere per scoprire il testo definitivo!
Scade il bonus verde, il 31 dicembre 2024: foto e immagini
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